Mettere insieme 1milone 45mila euro in 10 giorni. E’ l’arduo compito del commissario liquidatore del consorzio salernitano trasporti pubblici, Mario Santocchio, all’indomani della scadenza dell’ultimatum ricapitalizzazione. Alle 24 di ieri, dei 22 enti soci, sono dodici hanno provveduto a versare le quote promesse per la ricapitalizzazione: 1milione 400mila euro il Comune di Salerno;841mila euro la Provincia; 338mila euro Cava dei Tirreni;126mila euro Pontecagnano Faiano; 80 mila euro Angri; 78mila euro Baronissi;73 mila euro Fisciano; 56mila euro Vietri sul Mare; 43mila euro Castel San Giorgio; 34mila mila euro Roccapiemonte e Pellezzano; infine 21mila euro San Valentino Torio. All’appello manca circa un milione di euro, diviso tra i restanti 13 soci, esattamente con queste cifre: 173 mila euro Nocera Inferiore;147mila euro Scafati; 117mila euro Pagani; 108mila euro Mercato San Severino e Sarno; 78mila euro Nocera Suoperiore; 34mila euro Siano e San Marzano sul Sarno; 8600euro Corbara; 30mila euro S.Egidio. non si tratta solo di cifre. Mettere insieme i 4milioni previsti significa portare, il prossimo primo luglio, sulla scrivania del giudice fallimentare salernitano cui è stato conferito il fascicolo CSTP vorrebbe dire offrire un’alternativa alla liquidazione della società. Sullo sfondo, e non poteva mancare, anche una polemica dal sapore vagamente politico. Ieri duro scambio di battute tra l’assessore alla mobilità del Comune di Salerno, Luca Cascone, il suo paritetico in Provincia, Cuozzo e lo stesso liquidatore, Santocchio. 

Michela Giordano

 

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