Il gup di Potenza, Tiziana Petrocelli, ha rinviato a giudizio 27 persone coinvolte nell’inchiesta sulle false certificazioni di cecità che a giugno dello scorso anno portò agli arresti per un oculista di Salerno (in carcere) e per un avvocato potentino (ai domiciliari): la prima udienza si svolgerà il 26 febbraio 2014. Per un altro indagato, Silvana Giacomino, difesa dall’avvocato Dino Donnoli, il giudice ha disposto il non luogo a procedere per non aver commesso il fatto. La Procura, coordinata dal pm Laura Triassi, aveva chiesto il rinvio a giudizio per tutti i 28 indagati. L’inchiesta, le indagini sono durate circa due anni, ha portato alla scoperta di 26 "falsi ciechi", grazie ad alcune segnalazioni dei cittadini: in pratica le persone si rivolgevano al medico per ottenere false certificazioni, e il "meccanismo" prevedeva anche la "cura" dell’iter nelle commissioni giudicanti ed eventualmente in Tribunale per i ricorsi su decisioni contrarie. L’oculista era in servizio nell’Azienda sanitaria provinciale di Potenza. La Polizia municipale del capoluogo lucano e gli agenti della Polizia sequestrarono anche alcune somme sui conti correnti bancari, che secondo gli inquirenti erano "pagamenti" per le attestazioni di cecità ricevute. 

 

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