Polo oncologico, dopo le luci tante ombre. E’ bastata una dichiarazione del dottor Vincenzo Gallo, primario di gastroenterologia, per aprire uno squarcio su un reparto che dovrebbe assicurare cure ai pazienti di malattie tumorali. Per Gallo un polo è tale se attrae, se riesce ad offrire cura ed assistenza in maniera totale. Oggi, invece, si tratta di un reparto che offre agli ammalati alcune prestazioni, mentre per averne altre, bisogna rivolgersi all’ospedale di Nocera, ed in alcuni casi, come la radioterapia, all’azienda ospedaliera di San Leonardo a Salerno. Mentre i dati sono sempre più allarmanti sull’incidenza dei tumori, i dubbi sul polo oncologico aumentano. Oggi a parlarne, non certo con toni entusiastici, è il sindaco di Nocera Superiore, Gaetano Montalbano che di professione è medico. “Non posso – ha dichiarato – che essere d’accordo con il collega Gallo. Il termine polo oncologico ha ben altro significato, il paziente deve essere seguito in tutte le sfaccettature che una malattia tumorali implica. Ma ci vuole anche dedizione, cortesia, passione”.    

Nello Ferrigno 

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