Un sottosegretario per individuare possibili soluzioni alle modifiche previste dall’entrata in vigore della norme sulla nuova geografia giudiziaria.  E che inciderà sul futuro del tribunale di Nocera. Il prossimo 12 luglio è attesa la visita dell’onorevole Cosimo Ferri. Intanto arriva anche una denuncia del Csm: il tribunale di Nocera va verso la paralisi. Non ha dubbi Ornella Crespi, referente locale del Consiglio superiore della magistratura. E rivela che l’associazione dei giudici si sta adoperando per scongiurarla.  Sotto accusa le modifiche della geografia giudiziaria come attualmente prevista. Per effetto della riforma (la cui entrata in vigore è stata fissata al 13 settembre prossimo, il Tribunale di Nocera non sarà soppresso e accorpato al tribunale di Salerno, ma si  troverà esso ad accorpare le Sezioni Distaccate di Cava dei Tirreni e di Mercato San Severino, senza che a detto corposo aumento del bacino di utenza e dunque delle controversie a trattarsi, sia previsto il necessario incremento di organico. E difatti, lo scorso 10 aprile, il Ministero della Giustizia ha formulato una proposta di rideterminazione degli organici che,con specifico riferimento alla situazione del Tribunale di Nocera prevede un aumento di una sola unità per il Tribunale, mentre resta invariata la dotazione organica per la Procura della Repubblica. Dati, scrive il giudice Crespi, che porteranno alla chiusura del palazzo di giustizia che tornerà ad essere una filiale di quello di Salerno. E detta conclusione appare logica conseguenza del disastro che si profila e che andrà a tutto danno degli utenti del circondario,già ampiamente penalizzati da una ventennale situazione di crisi degli Uffici Giudiziari legata alle problematiche difficilissime della gestione del nostro territorio da affrontare con organico del tutto insufficiente.

Nello Ferrigno 

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