Siamo agli sgoccioli. E la Nocerina è quasi fuori dalla Lega Pro. Con la fidejussione della società immobiliare che fa capo a Vincenzo D’Ambrosio non utilizzabile per questioni tecniche, resta l’ultima ancora di salvataggio ed è nelle mani esclusivamente del patron Giovanni Citarella e degli imprenditori che in questi giorni gli sono stati vicini confermando la volontà di mettere insieme una cifra importante da impiegare per il completamento dell’iscrizione al campionato del club molossi. A questo punto la situazione è delicatissima. Il Comitato Pro Nocerina, compreso lo stesso Citarella, ha messo insieme la somma di circa 300 mila euro, cioè la metà dell’importo necessario per presentare il documento bancario che serve per essere ai nastri di partenza del campionato di Prima Divisione. Beninteso, sarebbe un vero peccato una non iscrizione al campionato, perché la Covisoc, l’ente di controllo della Figc, ha confermato che la società rossonera non presenta neanche un euro di debiti e lo stesso Citarella ha più volte ribadito che nessuna somma è stata o sarà richiesta per cedere il club. Per quanto riguarda la trattativa con D’Ambrosio, Citarella ha avuto contatti telefonici con quest’ultimo ed era pronto a farsi da parte nel caso in cui tutto fosse andato diversamente con la questione fidejussione, così come ci ha detto telefonicamente in esclusiva D’Ambrosio, l’interessamento alla Nocerina c’è ancora ma adesso c’è da superare lo scoglio fidejussione, altrimenti sarà tutto fumo sprecato. Qual è la situazione al momento? Più che critica. Entro martedì mattina, ultimo giorno utile per mettersi in regola, bisognerà consegnare tutta la documentazione per l’iscrizione e cioè il ricorso all’esclusione già avvenuta formalmente ieri, e la fondamentale garanzia bancaria da 600 mila euro. Ci vorrebbe un colpo di coda, ci vorrebbe un ultimo sacrificio da parte di chi, in questo periodo storico economico così difficile, può muovere cifre rilevanti, non certo i semplici tifosi, gli appassionati, perché per loro è dura già la quotidianità. Il problema è che la crisi ha investito tutti i settori commerciali del territorio e non solo e all’orizzonte il colpo di scena in positivo non sembra intravvedersi. 

Giuseppe Della Morte

 

 

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