Il privato al servizio del pubblico. In un do ut des che si traduce in un tornaconto che soddisfa l’una parte e l’altra. Ci crede il sindaco di Nocera Inferiore, Manlio Torquato. Che indica proprio in quello sposalizio di intenti la best practice da attuare per la crescita della città. A dargli ragione, racconta, l’ultimo episodio tessera di un mosaico ben più complesso. Un imprenditore ch deciso di aprire un locale di ritrovo al Corso Vittorio Emanuele e, in cambio dell’occupazione con sedie, tavoli ed ombrelloni, ha attuato il recupero della piazzetta che sorge ai piedi delle vecchie mura della ex pretura, subito prima di imboccare la strada per Piazzetta Maestri del Lavoro. Manlio Torquato conferma che non è stato e non sarà quello l’unico caso in cui il Comune agevolerà il privato ottenendone, in cambio, la restituzione alla fruibilità di tutti di pezzi importanti della città. Ed è quella, lascia intendere, la strada che si immagina di perseguire anche per il rilancio del Castello Fienga. <<La competenza sul Parco Fienga – spiega il primo cittadino – è stata affidata alla competente commissione consiliare>>. Preme il piede sull’acceleratore, il sindaco di Nocera Inferiore. Dopo che al Castello è stata ripristinata l’energia elettrica e che è stato riaperto alle manifestazioni. <<Gli spazi sono molto vasti – sostiene – e si potrebbe immaginare una co-gestione pubblico-privata>>. E sul privato di buona volontà Torquato punta anche per il Palazzetto dello Sport. Che <<sarà pronto per fine anno>> e per il quale <<intraprenderemo una strada analoga a quella che abbiamo scelto per i parchi pubblici: un affidamento che metta il bene a disposizione della città intera, senza pesare sulle casse dell’ente>>. Si profila una collaborazione con la Chiesa, invece, nel piano di recupero di piazza del Corso, <<occasione sprecata per 15 anni>>. Pare siano già stati avviati i  contatti con la curia per la riapertura di quell’ingresso laterale della Chiesa di San Matteo che dà proprio sull’agorà. Intanto a breve l’abbattimento delle mura che separano la piazza dal Corso, con la realizzazione di giardini pensili al posto della “rampa” di lancio. Ed il recupero con copertura a vista – visitabili su richiesta – dei reperti archeologici. Tutto questo mentre sono ripresi i lavori di ordinaria manutenzione delle strade, <<dopo che abbiamo dovuto riaffidare l’appalto. Infatti, la ditta incaricata era “sparita” proprio quando eravamo riusciti a sbloccare le opere con il saldo del credito che vantava>>.

Patrizia Sereno

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