C’è un evidente disparità di trattamento dei cittadini, anziani non autosufficienti e disabili, bisognevoli di prestazioni residenziali rientranti nei LEA, i Livelli Essenziali di Assistenza con residenza storica a Nocera Inferiore. Lo ha ribadito il consigliere comunale Antonio Franza che ha chiesto al Presidente della Commissione Politiche Sociali del Comune, Gennaro Salvato, l’immediata convocazione della Commissione Consiliare Politiche Sociali. Sul tavolo la ratifica immediata del Regolamento per la compartecipazione al costo delle prestazioni socio sanitarie così come approvato dal Piano di Zona lo scorso 11 giugno. Tale scompenso, ha sottolineato Franza crea  una disuguaglianza  non solo rispetto a quelli con residenza storica in altri Comuni che hanno applicato fedelmente le Linee Guida ed il Regolamento Regionale, ma soprattutto nei confronti di quelli residenti nei Comuni che fanno parte dello stesso Piano di Zona. Infatti l’amministrazione comunale di Nocera Inferiore è in ritardo rispetto ad altre città e quindi lo scompenso è evidente. Succede, dunque, che un anziano non autosufficiente o un disabile residenti a Nocera Inferiore, pagano un ticket alle prestazioni erogate dai centri di assistenza e riabilitazione diverso o superiore a quello di residente in altre città dello stesso comprensorio. Sono state le associazioni Aspat e Anfass della Campania a denunciare, con degli esposti, l’illegittimità del Regolamento perché in contrasto con le linee di indirizzo del Decreto  Regionale n. 6 del 2010, sia per l’ammontare della soglia minima di reddito, sia per il calcolo della pensione sociale e di invalidità e delle indennità di accompagnamento. Illegittimità che ora sono al vaglio anche della giustizia amministrativa. Molti cittadini, infatti, hanno presentato istanze al Tar. E per il comune nocerino potrebbero esserci sanzioni amministrative.

Nello Ferrigno

 

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