Relativamente alle polemiche sollevate dai sindacati sul riassetto della macchina comunale e sulle dirigenze, il sindaco Pasquale Aliberti chiarisce quanto segue: “Il riassetto della macchina comunale è motivato dalla necessità di definire le funzioni e i livelli di responsabilità, nell’ottica di dare alla cittadinanza risposte certe. L’intento di questa amministrazione è valorizzare le professionalità che lavorano e che si impegnano con solerzia, anziché distribuire a pioggia soldi, così come chiedono i sindacati ogni anno: questo è il vero clientelismo. La nostra volontà è tutelare il lavoratore che si impegna e produce nell’esclusivo interesse del cittadino. I sindacati tutelano, invece, solo i propri associati. Non è assolutamente vero, inoltre, che tale riassetto comporta un incremento della spesa, in quanto è operato con le risorse già disponibili. I posti saranno ricoperti nel rispetto del regolamento, con opportune e idonee procedure di selezione del personale dirigenziale e delle posizioni organizzative. Di sicuro non sarà premiato nessuno dei miei elettori avendone pochi e anche senza idonea qualifica tra il personale in servizio nella macchina comunale. Il Comune di Scafati è tra i pochi che, nonostante la difficile situazione economica, è riuscito e continua a garantire i servizi e gli stipendi ai propri dipendenti, cosa ormai non più così scontata in altri enti. Noi garantiremo anche il pagamento del  30% dei progetti ai dipendenti come da precedenti impegni, ovviamente quelli elaborati legittimamente, al fine di offrire servizi al cittadino, assumendocene la responsabilità, nonostante il vile rifiuto dei sindacati a condividerne il contenuto per la fase di liquidazione relegandola a compito dirigenziale: per questo l’unico vero difensore dell’operato dei lavoratori rimane l’amministrazione. L’amministrazione, come se non bastasse, si è assunta la responsabilità di tutti i progetti obiettivi sempre fatti e che sono stati oggetto  di verifica da parte della Guardia di Finanza e monitoraggio da parte della Corte dei conti. Anche rispetto a questa disponibilità, i sindacati non si sono mostrati solidali. La nostra posizione è categorica: i dipendenti nullafacenti mortificano il Comune ed anche le società partecipate. L’ amministrazione ha chiesto una valutazione molto precisa di quest’ultimi, anche sull’eventuale perpetrarsi di assenteismi. In questa ottica ho chiesto  alla partecipata Acse di procedere a verifiche con giuste conseguenze di eventuale licenziamento. Tuteleremo, invece, i dipendenti che lavorano con abnegazione  e che contribuiscono a dare lustro al nostro comune”.

NOTA STAMPA

Share.

Circa l'autore

Leave A Reply