Una denuncia pubblica sullo stato di abbandono di Via Nicotera a Nocera Inferiore. L’ha presentata il consigliere comunale Udc Lello Buonfiglio che in quella zona individua la sua roccaforte. Un atto dovuto, lascia intendere il componente della maggioranza Torquato dopo che <<ho cercato in tutti i modi di sensibilizzare i responsabili della “iattura”. E’ stato un dialogo fra sordi>>. <<La tutela igienico-sanitaria – sostiene Buonfiglio – dei cittadini rappresenta il primo obiettivo per un’amministrazione che metta la “civiltà” in senso lato al di sopra di qualsiasi altra esigenza politico-amministrativa>>. La denuncia del rappresentante Udc in consiglio è circostanziata. <<Chi, scendendo dal treno a Nocera Inferiore – scriver – avesse la malaugurata idea di imboccare Via Nicotera per avviarsi al corso  raggiungere il centro, avrebbe un’idea precisa del profondo degrado igienico in cui versa questa città>>. E poi: <<in fondo alla via troverebbe un bel bar, organizzato con sedie e tavolini e un discreto numero di avventori. Di fronte una fontana storica alla quale vanno a bene i bambini del rione. Di fianco, appoggiata ad un muro scalcinato e fatiscente, una miriade di cartoni sporchi, accantonati da non si sa chi, e un numero imprecisato di contenitori per la spazzatura, adibiti non solo al secco, ma anche all’umido. Tutto, ovviamente, accompagnato da un odor nauseabondo che costringe i passanti a camminare con la mano davanti al naso>>. Non finisce qui. Buonfiglio prosgue: <<A differenza dell’accidentale viaggiatore, io queste cose le vedo ogni mattina. Ed essendo uno dei politici di riferimento di questa zona, mi sento profondamente responsabile nei riguardi dei tanti concittadini che hanno voluto darmi una delega piena a tutela di ogni eventuale sopruso nei loro confronti. Anche e non solo dal punto di vista igienico-sanitario>>. Dunque, di taglio ambientale lo strappo con l’Udc di Saveroo D’Alessio. Dopo quello con una parte dell’Udeur (lontani i flirt con Pasquale D’Acunzi), con una dei Riformisti (quella che si riconosce in Antonio Cesarano), con l’Adc (divorzio conclamato con Mario Stanzione e i suoi).

Patrizia Sereno
 

 

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