Si contendono, da anni, la disponibilità di due appartamenti, alcuni dei protagonisti della sparatoria che intorno alle 14 di oggi ha trasformato in una sorta di spaventoso set cinematografico prima via Quarto, ad Angri, e poi la statale 18, all’altezza del territorio di Pagani. Non cognomi qualunque, ma <famiglie> che richiamano antichi e potentissimi sodalizi criminali, egemoni, in città, negli anni 80. Si sono confrontati, a suon di colpi di pistola, 5 persone: D.C e A.C., imparentati con il pregiudicato C.M e A.N.. Secondo i "M", i due inquilini del piano terra, tra cui A.N., occuperebbero abusivamente i rispettivi appartamenti, che sarebbe di proprietà, invece, proprio di C.M.. Oggi pomeriggio in via Quarto era atteso un ufficiale giudiziario per la notifica della convocazione in tribunale per dirimere la vicenda. Secondo i carabinieri, prima dell’arrivo del messo del Tribunale ci deve essere stato un altro tipo di «incontro» tra A.C. e suo cugino D.C., genero di C. M. e A.N.. Davanti all’androne delle scale hanno sparato all’impazzata almeno una 30ina di colpi. Tra i feriti D.C., raggiunto ad una mano e A.N., le cui tracce ematiche sono state repertate nei pressi della sua automobile, anche se lui non è stato trovato, essendosi reso irreperibile, dopo i fatti. Alla spalla colpito A.C., il più grave del gruppo: il proiettile ha lacerato alcuni organi e la sua vita è seriamente in pericolo. Finita la sparatoria A.C. è stato caricato su un’auto da C.C. e P.M. che a folle velocità, hanno tentato di portarlo all’ospedale di Pagani, lungo la statale 18, seguiti da un motorino in sella al quale c’era C.D. ferito alla mano. Nei pressi del centro commerciale Pegaso la corsa è stata bloccata da un incidente con uno scooter, il cui conducente è finito in ospedale per lievi escoriazioni. Sulle prime i protagonisti della vicenda hanno tentato di i accreditare la storia di un tentativo di rapina finito nel sangue. D.C. ha riferito di essersi ferito ad una mano tentanto di disarmare l’ignoto rapinatore.
Michela Giordano
