Induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Con queste accuse i carabinieri della compagnia di Vallo della Lucania hanno dato esecuzione ad una ordinanza applicativa di misura cautelare nei confronti di sette persone. Avevano costituito una vera e propria associazione a delinquere con lo sfruttamento di donne italiane e straniere, queste ultime provenienti in particolare dall’est dell’Europa o dal Sudamerica. Il blitz stamane all’alba, eseguito nelle città di vallo della lucania, agropoli e casalvelino dai militari del reparto operativo e della compagnia di vallo della lucania con il coordinamento della procura della repubblica di vallo della lucania. Le indagini sono partite già dal novembre del 2012 quando i carabinieri di Vallo della Lucania soccorrevano una trentacinquenne ucraina che presentava evidenti segni di percosse e maltrattamenti e versava in stato confusionale. Seppur con gravi reticenze e con forti timori per la propria incolumità, la donna cominciava a collaborare fornendo i primi elementi dai quali si è potuto ricostruire una vicenda terribile, fatta di ripetute violenze subite dalla giovane donna. In particolare, quest’ultima sarebbe stata picchiata da E.A., 30 anni, rumena, che insieme ad altre quattro ragazze, ancora non identificate, la costringeva a consumare un rapporto sessuale all’interno di un club privè alle porte di Vallo della Lucania. Un uomo aveva infatti pagato anticipatamente 150 euro alla E.A., per ottenere in campo prestazioni sessuali con la ucraina. L’episodio denunciato ha accelerato le indagini dei carabinieri, il club era il covo dell’organizzazione che aveva al suo vertice proprio la E.A, e nella quale spiccavano le figure del convivente F.C., 37 anni di Vallo della Lucania, di L.A, 39 anni con piccoli precedenti per truffa, e con la fattiva collaborazione del 71enne M.C, padre di F.C., che risulta essere il titolare del contratto di affitto del locale che figura come affiliato al centro sportivo educativo nazionale ma che viene utilizzato con finalità completamente diverse. All’interno del locale 3 distinti privè dove avvenivano gli incontri. Le ragazze avevano prima il compito di far bere i clienti percependo poi una percentuale su ogni consumazione, prima di dirsi disponibili ad ulteriori prestazioni. Le ragazze arrivavano spesso in treno sia allo scalo di Battipaglia che direttamente a Vallo della Lucania, ciò ha fatto emergere altre responsabilità di figure entrate a pieno titolo nell’associazione a delinquere, in particolare è stato scoperto un secondo club privè dove aveva un ruolo dominante il titolare E.R., 44 anni di Agropoli, con il quale collaborava A.G., 60 anni di Casalvelino, quest’ultimo procacciava contatti tra i gestori dei locali e donne da inserire nel giro della prostituzione. Con E.R.collaborava anche P.D.S., 35 anni di Casalvelino pure lui, che accompagnava le ragazze dalle stazioni ferroviarie fino alle case o nei locali dove venivano consumate le prestazioni sessuali. L.A., A.G, E.R. sono stati arrestati e portati al carcere di vallo della lucania, per E.A, M.C e P.D.S. sono stati disposti gli arresti domiciliari. Per F.C. invece è stata disposta la sospensiva della misura cautelare in carcere per gravi condizioni di salute. I due club sono stati sequestrati.

 

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