E’ in coma, in condizioni definite di "imminente pericolo di vita", nell’ospedale Cardarelli di Napoli, Carolina Sepe, 19 anni, la ragazza incinta ferita ieri sera a Lauro (Avellino) durante un litigio nel quale è stato ucciso il padre, Vincenzo Sepe, 44 anni, e sono state ferite altre tre persone, tutti parenti di Sepe. Lo si apprende da fonti dei Carabinieri.Le condizioni della ragazza, raggiunta alla testa da un proiettile, erano apparse subito gravissime e per questo era stata trasportata in elicottero al Cardarelli. A uccidere Vincenzo Sepe e a ferire i suoi parenti è stato Domenico Schettino, 40 anni, ex guardia giurata ora senza lavoro, che nella serata di sabato aveva avuto un diverbio con lo stesso Sepe e un suo congiunto per questioni di traffico, in particolare una mancata precedenza. Ieri sera Schettino è andato a casa di Sepe e, nel cortiletto dell’abitazione, ha sparato prima contro di lui, uccidendolo, e poi contro i suoi familiari, ferendo in maniera gravissima la figlia Carolina e il figlio Orlando, ricoverato nell’ospedale di Nola. Meno gravi le condizioni degli altri due feriti: la convivente di Sepe, Vincenzina Ferraro, di 42 anni, e la suocera, Bettina Crisi. 

 

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