Una nuova minaccia per l’oro rosso nostrano: dal Sudamerica sbarca anche in Italia la tuta absoluta, un parassita devastante per le coltivazioni di pomodoro. L’allarme arriva da Angri e viene lanciato direttamente dai contadini, che senza bisogno alcuno di scienziati sono in grado di avvertire la gravità della situazione. Nell’agro nocerino la tuta impazza. E rischia di far scomparire le già scarse aree coltivate di pomodoro nostrano, visto che, nel tempo, la gran parte della produzione si è spostata in Puglia. Si tratta di un insetto le cui femmine sono capaci di deporre singolarmente oltre 250 uova sotto le foglie, sui piccioli e sui sepali dei frutti. Già 4–5 giorni dopo la deposizione delle uova ,le larve verdognoli o di color rosa penetrano nei diversi organi vegetali Nelle foglie esse scavano mine irregolari a forma di chiazza. I contadini sono molto preoccupati. Una forte infestazione può condurre alla morte completa delle foglie e avere come conseguenza la perdita totale di una coltura. I frutti possono venir infestati in tutti gli stadi dello sviluppo, tuttavia vengono preferiti i frutti non ancora maturi. I frutti danneggiati perdono il loro valore di mercato, vengono infettati da funghi e batteri ed iniziano a guastarsi. Per gli effetti e la diffusione, la tuta viene considerata, in agricoltura, l’equivalente del punteruolo rosso che , negli anni scorso, ha distrutto migliaia di palme in tutta Italia. (interviste ed immagini dei pomodori danneggiati nei nostri tg ed a seguire nella sezione video del nostro sito)

Michela Giordano

 

 

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