Nell’ambito di una vasta attività d’indagine disposta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno, i finanzieri della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Salerno, unitamente agli agenti della Sezione di Polizia Giudiziaria del Corpo Forestale dello Stato, hanno sottoposto a sequestro parte di un’azienda agricola bufalina ad Eboli. Il controllo eseguito presso l’azienda ha consentito di accertare, all’interno della stessa, la presenza di diversi immobili realizzati in assenza dei necessari permessi di costruire.  Per il reato di abuso edilizio contestato, si è proceduto al sequestro delle strutture, fra cui diverse varie tettoie di copertura, due sale per la mungitura, una stalla, diverse vasche in cemento per il contenimento dei liquami, tutte ad uso dell’attività dell’azienda. Per il reato contestato è stato denunciato un responsabile. Il provvedimento s’inserisce in una più vasta attività d’indagine coordinate dal Procuratore Aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Salerno, Dott. Erminio Rinaldi, e mirata a verificare l’esistenza di fenomeni di inquinamento dei corsi d’acqua della Provincia di Salerno ed anche lo smaltimento illegale dei rifiuti derivanti dalla lavorazione delle varie aziende zootecniche ed industriali della zona. Le indagini, che proseguiranno nelle prossime settimane, sono state sviluppate anche mediante l’impiego degli elicotteri della Sezione Aerea della Guardia di Finanza di Napoli e di sofisticate strumentazioni di telerilevamento fornite dal Laboratorio di Ingegneria Ambientale Forense dell’Università Parthenope di Napoli. Proprio grazie alla perlustrazione aerea della zona, sono stati individuati una serie di obiettivi di possibile interesse che, in seguito, saranno sottoposti a controllo dai militari. Alle operazioni ha collaborato anche personale del Comune di Eboli.

 

 

 

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