Quando è stato trasportato in sala operatoria per lui oramai non c’era più niente da fare. Erano le 23, lui in ospedale c’era arrivato alle 8 del mattino. I familiari avevano chiesto invano che fosse sottoposto ad una tac con mezzo di contrasto. Ma erano stati rassicurati per 15 ore ininterrotte. Si sarebbe trattato, avevano detto, di una semplice occlusione intestinale. Una convinzione evidentemente infondata che ha portato il paziente alla morte. Vittima un uomo di 58 anni di Pagani. Afflitto dal morbo di Crohn, era da tempo in cura a Roma. La scorsa settimana, però, dolori lancinanti hanno costretti i familiari a portarlo in ospedale a Nocera Inferiore. Il disagio era tale, pare, che non si è riusciti ad immaginare di trasportarlo nella capitale. Ma quella giornata è costato la vita al 58enne di Pagani. Sul decesso ora parenti e amici intendono che si faccia chiarezza. Oltre al dolore per una perdita tanto improvvisa quanto inaspettata, c’è la rabbia. Per il 58enne era stata invocata una tac con contrasto. Erano le 8. Nulla fino alle 22 quando a preoccupare i sanitari è stato il fatto che addome e schiena del malcapitato sono diventati scuri, lilla-violacei. In sala operatoria, il bisturi ha emess l’inappellabile vedetto: l’addome era pieno di sangue. Non si poteva più intervenire in alcun modo. Per la cronaca il morbo di Crohn è una malattia infiammatoria cronica dell’intestino. Essa causa principalmente dolori addominali, diarrea (che può anche essere ematica se l’infiammazione è importante), vomito o perdita di peso, ma può anche causare complicazioni in altri organi e apparati, come eruzioni cutanee, artriti, infiammazione degli occhi, stanchezza e mancanza di concentrazione.La malattia di Crohn è considerata una malattia autoimmune, in cui il sistema immunitario aggredisce il tratto gastrointestinale provocando l’infiammazione, anche se viene classificata come un tipo particolare di patologia infiammatoria intestinale. Tende a presentarsi inizialmente negli adolescenti e nei ventenni, con un altro picco di incidenza tra i cinquanta e i settant’anni, anche se la malattia può manifestarsi a qualsiasi etàNon esiste ancora una terapia farmacologica risolutiva o una terapia chirurgica eradicante la malattia di Crohn[6]. Le possibilità di trattamento sono limitate al controllo dei sintomi, al mantenimento della remissione e alla prevenzione delle ricadute.In teoria, dunque, non dovrebbe portare alla morte. Eppure il 58enne paganese non ce l’ha fatta . Il suo caso accresce il fascicolo di decessi su cui a fare chiarezza dovrà essere non solo la giustizia, ma anche l’accertamento interno da parte dell’ospedale di Nocera Inferiore. Dove, tra l’altro, l’ultima morte su cui è stata aperta un’inchiesta interna risale ad appena ieri pomeriggio.

Patrizia Sereno
 
 

 

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