<<Arrestateci. Altrimenti qualcuno si farà male>>. Hanno detto questo, ieri mattina ai carabinieri, gli ex lavoratori della De Info di Fosso Imperatore quando si sono presentati alla caserma di Via Siciliano a Nocera Inferiore. Chiedevano di essere ammanettati per non delinquere. <<Senza stipendio, senza più ammortizzatori sociali, senza possibilità di accedere alla pensione – ha spiegato Vincenzo Scudiero della Ugl – non siamo certi di poter garantire di non reagire se ci imbattiamo in quanti (tanti!) ci hanno fatto male, ci hanno ridotti alla disperazione>>. Ovviamente, <<i carabinieri non ci hanno potuto arrestare visto che nulla di delittuoso abbiamo fatto>>. Ma quello degli ex lavoratori dell’azienda di Fosso Imperatore era una provocazione. Una richiesta di attenzione oltre che un grido d’aiuto. Dal momento che pare arenata la trattativa che aveva registrato una manifestazione di interesse di un imprenditore angrese. <<E che per 145 mila euro – racconta Scudiero – un italiano ch vive da anni in Inghilterra si è portato via tutte le macchine dell’azienda>>. De. Info: i fantasmi della vicenda ex Mrm di Fosso Imperatore ritornano. Ieri mattinata di mobilitazione dei quattordici “superstiti” di quell’azienda. A giugno a magistratura e carabinieri avevano già presentato una segnalazione perché si appuri che <<nessuno stia tentando di speculare>> aveva spiegato Vincenzo Scudiero . Al sindaco di Nocera Inferiore, Manlio Torquato, era stato chiesto (con riscontro positivo) che riavvivasse i contatti con il curatore fallimentare. Intanto, sembra sfumata l’unica chance per tornare nel circuito produttivo il tempo  necessario ad agguantare la pensione: la volontà di un’impresa di Angri, la Meridionale Pallets srl, di assorbire gli e ex lavoratori protagonisti di una storia che si trascina da dodici anni. Anni che hanno portato via due di loro, morti aspettando invano un lavoro che li traghettasse fino alla pensione, esaurita la fase della cassa integrazione e della mobilità. Una storia iniziata in maniera anomala, quella degli ex lavoratori della De Info, se è vero che <<quando per noi si prospettò il passaggio alla Vepral (altra azienda di Fosso Imperatore in fase di concordato preventivo previo black out definitivo) anche l’allora assessore provinciale Cariello si domandò come si potesse immaginare di dare un capannone ulteriore e il carico di altri lavoratori ad una ditta per la quale, già all’epoca, nel 2009, si parlava di cassa integrazione>>.

Patrizia Sereno

 

 

 

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