C’era anche Rocco La Fratta a Nocera Inferiore, invitato dal Pd a dire al sua in merito al progetto Grande Sarno, con attenzione in particolare concentrata sulla vicenda delle vasche di laminazione. La Fratta, geologo ambientale del CIRF (centro italiano per la riqualificazione ambientale) da anni sta seguendo questo progetto ed è stato anche il consulente del comune di Montoro Inferiore che ha visto il suo consiglio comunale dire  “no” all’unanimità alla vasca sul proprio territorio. Infatti, la progettazione preliminare dell’Arcadis è stata inviata a tutti gli enti a luglio. Montoro ed  i sui abitanti che ne hanno avuto notizia hanno iniziato a preoccuparsi da subito, tanto che hanno avuto degli incontri con l’Agenzia regionale per produrre delle modifiche al progetto definitivo. Ad un certo punto il dialogo si è interrotto e l’ente regionale non ha più modificato alcunché, per questo ad agosto c’è stato la delibera del consiglio comunale contro il progetto Grande Sarno. Tutti gli enti sapevano della progettazione preliminare, ma nell’Agro nocerino-sarnese quasi nessuno è intervenuto. C’è stato bisogno di un privato cittadino perché si accendessero i riflettori su una vicenda di così vasta portata. Secondo l’esperto Emiddio Ventre quest’intervento è calibrato per contenere eventi alluvionali che potrebbero verificarsi nell’arco dei 20 anni, per cui sembrerebbe buona cosa. Nel progetto definitivo, nell’elenco degli elaborati mancherebbe la carta del rischio residuo, elaborato fondamentale, dal quale si dovrebbe evincere dove diminuiscono e dove aumentano i rischi. Quando Ventre ha fatto presente che queste vasche nel comune di Nocera porteranno l’inquinamento della falde si è sentito dare una risposta da brivido: <<Andrei via da questo territorio domani mattina>>. Ventra ha già scritto ed ha detto l’Arcadis: <<L’obiettivo del progetto è la messa in sicurezza, ma non la bonifica>>  Ma si può parlare di messa in sicurezza di un territorio se  si va ad  inquinare l’aria che respira, le falde acquifere con le vasche, gli alimenti che si mangiano, esposti alla contaminazione da metalli pesanti? Una cosa che Emiddio Ventra ha segnalato è che la commissione è presieduta dall’Assessore all’Ambiente, da dipendenti regionali, dall’Arcadis e da Arcap, e da un componente degli enti locali interessati. <<Mi chiedo – ha detto Ventre senza mezze misure edulcoranti – dov’è l’indipendenza di chi deve valutare se proponente e valutatori sono gli stessi enti. Qui deve intervenire la politica, chiedendo che la valutazione venga fatta dal Ministero dell’Ambiente o, comunque, da un organo super partes>>.

Patrizia Sereno

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