Grazie ad alcuni attivisti di San Valentino, Striano e San Marzano si è tenuto un incontro-dibattito relativo al Grande Progetto Sarno. Sono stati invitati il senatore Bartolomeo Pepe del M5S, e l’Ing. Vincenzo Adamo tecnico di Striano che tecnicamente ha illustrato il progetto. Grazie a Pasquale Carratù, organizzatore dell’evento, ha portato il suo contributo alla discussione anche il nocerino Emiddio Ventre. Adamo ha messo in risalto la mancanza di collettori per completare l’opera di bonifica. In particolare il mancato completamento del Canale Conte Sarno che sarebbe il torrente che dovrebbe ricevere l’acqua delle pendici del Vesuvio, per cui questa comporta l’allagamento delle zone di Poggiomarino e Striano. Denunciando soprattutto la mancata realizzazione e/o completamento dei collettori oltre che la sottrazione di circa 35 ettari di terreno agricolo sul loro territorio. Nel suo intervento Ventre, come al solito, ha posto l’accento sul disastro ambientale sul territorio di Nocera Inferiore e Superiore, in quanto la creazione delle vasche porterà all’inquinamento delle falde. <<Se, infatti, a San Valentino scorre un fiume che può ritenersi tale, in quanto non contaminato da scarichi industriali illegali, a Nocera con la Solofrana e Cavaiola che sono i fiumi più inquinati d’Europa non possiamo essere allegri>>, ha detto. Ha passato le mie osservazione al senatore Pepe, il quale dopo aver compreso il problema, grazie anche al fatto che il Movimento Cinque Stelle ha istituito un "Tavolo tecnico sullo Stato d’Inquinamento del fiume Sarno", ha assicurato il suo supporto in quanto anche lui – essendo di Acerra – da anni è in prima linea per le problematiche ambientali ben note nella zona. <<Ma è così difficile capire che il fiume è inquinato?>>, si domanda provocatoriamente l’esperto di ambiente Emiddio Ventre. Aggiungendo: <<Nessuno mai si è affacciato lungo il fiume a via Cucci, buttando uno sguardo nel fiume o sentendo la sua puzza? Non credo che bisogna essere esperti per capire. Non lo dico solo io, ma è la stessa Arcadis ad ammetterlo. E’ così difficile capire che facendo confluire questo fiume in un terreno sia esso impermeabilizzato o meno, questo se non domani, ma tra qualche anno contaminerà la falda? Allora se anche gli amici della natura ancora oggi stanno a chiedersi chi ha ragione, senza affrontare il problema, lasciando che gli altri decidano la sorte di questo territorio, Nocera non ha più speranze>>. Prossimo passo da fare è la costituzione di un comitato composto da tutte le persone di buona volontà, senza distinzione di colori politici, razze e religione. In quanto l’organismo dovrà essere pronto a presentare un ricorso al TAR, appena si avrà il verdetto della Valutazione d’Impatto Ambientale. Per Nocera Inferiore era presente Pasquale Milite, già candidato sindaco.

Patrizia Sereno

 

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