Commissari che incontri vessazioni che trovi.   A Pagani per esempio c’è quella di far spuntare tasse come funghi. E per farlo la triade commissariale (che per inciso continua a perdere pezzi. Da oggi anche la dottoressa Cassio ha lasciato l’incarico cosi’ come accaduto anche ad  altri suoi  colleghi)  ha dato incarico ad una società di Mondovi’ in provincia di Cuneo, l’”AREA RISCOSSIONI” per la riscossione dei tributi soprattutto pregressi. Ad agosto infatti l’ente ha affidato attraverso capitolato d’appalto, il cui valore dell’affidamento è stimato in Euro 500mila, la verifica e l’accertamento ICI e TIA  con relativa riscossione per gli anni d’imposta dal 2006 al 2011.  Ed ecco che nel giro di due mesi nelle case dei paganesi sono   stati recapitati dapprima gli avvisi di accertamento ICI per l’anno 2007 e in questi giorni quelli per l’anno 2008.  E’ innanzitutto indispensabile che esse siano recapitate con relata di notifica, vale a dire che sarebbero di per se’ nulle quelle inviate a mezzo posta semplice. Appare strano che la società di riscossione in questione abbia inviato avvisi per l’anno 2007  ormai in prescrizione. Ci si meraviglia ulteriormente per l’invio degli avvisi per il 2008 per le prime case, stante invece il decreto legge del 27 maggio 2008 che all’art. 1 recita che: ”a decorrere dall’anno del 2008 è esclusa dall’imposta comunale sugli immobili l’unità immobiliare adibita all’abitazione principale del soggetto privato”. Di chi l’errore? Di palazzo s.Carlo che non ha indicato le abitazioni adibite a prima casa o della fuga in avanti della società piemontese? . Ed a proposito di Piemonte : la società di Mondovi’, nel retro della missiva di avviso,  precisa anche che:”contro il presente avviso puo’ essere proposto ricorso alla commissione tributaria provinciale di Cuneo entro 60 giorni”. Insomma al danno anche la beffa di dover ricorrere presso un organismo distante circa 1000 kilometri dalla citta’  di Pagani. Contravvenendo anche qui alla normativa della competenza per territorio in base alla quale l’organismo competente è quello della provincia dove ha sede l’ente da cui proviene l’atto. Nel caso di Pagani dovrebbe essere la commissione  di Salerno e  non di Cuneo a meno che nel capitolato predisposto dagli uffici finanziari di Palazzo S.Carlo  non sia stato espressamente e volutamente  previsto diversamente. Dovranno ora essere i cittadini ad opporsi agli avvisi ricevuti e qualora dovessero  essere emesse anche le cartelle di pagamento queste andranno impugnate davanti al giudice di pace .Tradotto in cifre in caso di condanna per l’ente, il comune sarà costretto anche a pagare le spese ed eventuali risarcimenti. Tutto ovviamente a carico dei cittadini di Pagani.

Aurora Torre

 

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