Quando le cose gli vanno male e sta per andare a fondo, Claudio Lotito ha sempre l’ancora di salvataggio cui aggrapparsi. Si chiama Carlo Perrone ed è l’allenatore più richiamato nella storia della Salernitana. Era stato scelto per guidare la squadra in Serie D quando ancora si chiamava Salerno Calcio, allontanato e poi arruolato nuovamente in fretta e furia in Seconda Divisione al posto di Galderisi, e adesso ancora in sella dopo i risultati negativi ottenuti con Sanderra al timone e dopo che lo stesso Perrone aveva lasciato, clamorosamente, il giorno prima dell’inizio del ritiro pre-campionato. Un allenatore – aziendalista come pochi, da tempo nella scuderia di Lotito, che lo chiama come quella tata necessaria quando i pargoli non vogliono starsene buoni. Ecco, il gruppo aveva bocciato ormai da settimane Sanderra, ma Lotito faceva finta di niente. Poi il patron non ha potuto far altro che cambiare. Lo ha deciso ieri, nella tarda serata, dopo una cena con il responsabile dell’area tecnica Susini e dopo aver sbrogliato un’altra vicenda non meno intricata per lui, cioè quella relativa alla conferma di Petkovic sulla panca della Lazio.
Giuseppe Della Morte