Auto rubate e rivendute dopo essere state ripulite, furti in esercizi commerciali (per ora ricostruiti quelli ai danni di un supermercato, di un bar e di un negozio di articoli per la casa), detenzione di armi in un momento storico in cui l’Agro si è trovato di nuovo a confrontarsi con episodi di sangue gravissimi di forte impatto sull’opinione pubblica. Sono queste le tessere del mosaico alla case dell’indagine “Family cars”. Stamane il blitz. Rubavano auto, le smontavano, le modificavano, ma – soprattutto – le rendevano irrintracciabili ed irriconoscibili. Dotandole di documenti “puliti” di vetture incidentate. E poi le riemettevano sul mercato, superando senza intoppi le verifiche tecniche tramite un’agenzia di pratiche auto ed un funzionario della motorizzazione compiacente. L’indagine è stata battezzata “family cars”. Ha portato il Gip di Nocera Inferiore ad emettere 19 provvedimenti cautelari. In carcere M.C., L.C., S.D.V., A.S.. Tutti di Nocera Inferiore. Ai domiciliari F.S. di Baronissi, G.A. di Boscoreale ed i nocerini D.R. e A.D.N.. Obbligo di presentazione alla Pg per M.D.N., R.F., A.F., R.E., A.S., B.P. (detenuto per altre vicende; il suo nome rientra nei coinvolti dell’operazione denominata “la zia”, ma anche …). Infine, sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio C.E.B., in servizio alla Motorizzazione di Napoli. 30 le persone denunciate, quattro quelle arrestate in flagranza, recuperate due pistole complete di munizionamento (un’arma da guerra e una modificata). Sequestrate anche 140 banconote false da 20 euro. Una decina le automobili che è stato possibile restituire ai proprietari. La holding è stata sgominata dai carabineiri della sezione operativa del reparto territoriale di Nocera Inferiore, agli ordini del maggiore Matteo Gabelloni, con il coordinamento del Sostituto Roberto Lenza. Stando agli accertamenti, era capace di operare in tutta Italia, grazie a collegamenti con persone fidate disseminate su tutto il territorio. In Lazio e Sicilia, soprattutto. La conferenza stampa di questa mattina è stata il battesimo di fuoco per il nuovo comandante del Nucleo Operarito e Radimobile, Michele Avagnale, proveniente da Torre Annunziata. Il fiuto investigativo, ha rimarcato il Sostituto Procuratore Lenza, ha consentito di chiudere il cerchio partendo da un episodio del 2011, uno dei quelli che poteva finire in archivio senza destare troppo clamore, se i carabinieri non avessero capito che c’era da andare a fondo. (servizi video nei nostri tg ed a seguire sul nostro sito)

Patrizia Sereno

foto: https://www.telenuova.tv/furti-dauto-le-foto-del-blitz-nellagro/

 

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