Dare un senso a questa stagione. E’ questo l’imperativo per Paganese e Nocerina. Risultati deludenti finora e tanti problemi che sono, ancora oggi, irrisolti per i tecnici Maurizi e Fontana.

In casa azzurrostellata c’è da sfatare per esempio il tabù dello stadio Marcello Torre: Pepe e compagni non sono riusciti ancora a vincere una partita tra le mura amiche. Solo un pareggio, in Coppa Italia, contro la Pro Patria, e poi tante sconfitte. Troppe, secondo il presidente Raffaele Trapani che si augura una inversione di tendenza, soprattutto per cercare di capire se sarà ancora possibile l’inserimento nella zona medio-alta della graduatoria. Per ora sembra un argomento fuori discussione, ma chissà che un successo non possa aprire spiragli diversi. Paganese che contro il Barletta punta quindi a conquistare i tre punti, con Giampà che guiderà la giovane squadra di mister Maurizi a centrocampo, mentre in avanti, nonostante finora sia stato più che deludente, ci sarà il talento ungherese scuola Napoli Soma Novothny… (inserire qui intervista Novothny fatta ieri).

Per la Nocerina invece quello di Pontedera è un esame durissimo. Lunedì sera mister Fontana non avrà nessun difensore centrale di ruolo a disposizione. Infortunato Vilkaitis, fuori rosa De franco e Vitale, squalificato Romito, è facile far di conto. Il tecnico calabrese dovrà, per forze di cose, improvvisare, inserire giocatori fuori ruolo e sperare che il Pontedera abbia cominciato la fase calante dopo i cinque schiaffi subiti nello scorso turno a Frosinone. Rizza dovrebbe stringere i denti e giocare in mezzo, al suo fianco Sabbione dovrebbe essere confermato per assenza di alternative. Kostadinovic però si candida per giocare da centrale, con Hottor altra possibile variante, visto che il ragazzo scuola Milan in questo ruolo è stato già provato da Fontana in alcuni match. In attacco invece non ci saranno problemi, ma novità. Evacuo dal primo minuto non è soluzione da scartare, mentre Lepore potrebbe giocare addirittura da terzino, con Danti dentro dal primo minuto in prima linea.

Perrone potrebbe riproporre il 4-3-1-2 in quel di Benevento. Nuovo battesimo di fuoco per il tecnico appena rientrato sulla panca dei granata. Ginestra dal primo minuto vicino a Guazzo, Foggia qualche metro dietro. L’allenatore dei due campionati vinti a Salerno ha messo subito in chiaro le gerarchie, evitando nuove scelte confusionarie come fatto dal suo predecessore Sanderra che, di fatto, ha pagato con l’esonero proprio per la poca chiarezza nella gestione del gruppo, mandando in tilt le certezze di quasi tutti i giocatori.

Giuseppe Della Morte

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