Un pomeriggio di mobilitazione dentro e fuori i cancelli della Ipervigile, istituto di vigilanza privata con sede in Via Michele Riccio a Nocera Inferiore. Preoccupate le 250 guardie giurate che hanno chiamato a raccolta i sindacati. A partire dalla Cisal con Lucia Pagano. Ad innescare la psicosi del licenziamento imminente un via vai di mezzi blindati di altri istituti di vigilanza. <<Stanno portando via il denaro per conto delle banche e non solo>>, raccontavano i vigilantes. Perché, a loro dire, <<l’Ipervigile non gode più di fiducia>>. Facevano riferimento ad una certa ispezione che avrebbe portato alla scoperta di un ammanco pari ad un milione di euro. Ma, al di là di indiscrezioni tutte da provare, sventolavano documentazione bancaria in cui si attestava come coloro che erano andati in banca per incassare l’assegno dello stipendio si fosse sentito dire – e mettere nero su bianco – che l’assegno era scoperto. Una situazione incandescente che ha fatto scattare la mobilitazione ancor prima dello sciopero proclamato per il 4 ed il 5 novembre ed i cui dettagli avrebbero dovuto essere definiti durante l’assemblea programmata per domani sera al centro sociale di Pagani. U.S., delegato Cisal, ha voluto denunciare un <<comportamento sindacale dell’azienda>>, raccontando che <<ieri (mercoledì per chi legge, ndr) mi è arrivata una raccomandata con cui mi si sospende cautelativamente dal lavoro dopo le dichiarazione rilasciate in occasione della protesta eclatante di qualche settimana fa>>. Ma la guardia giurata ieri è andata regolarmente al lavoro intendendo <<impugnare quella sospensione dall’attività>>. U.S. sottolinea di aver raccontato una situazione di grave disagio, fatta anche, ma non solo di stipendi saldati con ritardo e straordinari di un anno non pagati. <<Una situazione regolarmente denunciata agli organi di polizia>>.

Patrizia Sereno

 

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