I tetti di spesa raggiunti dalle strutture convenzionate creano caos negli ospedali e nei distretti. Sotto osservazione l’ospedale “Umberto I”. Nelle stanze della dirigenza sanitaria si stima un aumento del 50 per cento delle prestazioni. La struttura coordinata dal dottor Maurizio D’Ambrosio si prepara, dunque, ad accogliere dagli 80 ai 100 esami del sangue giornalieri, rispetto ad una media in tempi normali di 40/50 esami. Stessa stima per gli esami radiologici. Lunedì prossimo dovrebbe aver inizio il ciclo di settimane marchiate con il bollino rosso. A pregiudicare una situazione già poco felice ci si mette anche la delibera 787 della direzione generale dell’Asl che blocca «l’attività ambulatoriale in regime di libera professione intramuraria in favore di utenti esterni e dietro presentazione di ricetta medica». Quest’ordinanza, datata 2004, autorizzava gli specialisti, per riservare la giusta priorità alle esigenze ospedaliere nel regolare orario di lavoro, a prestare servizio straordinario per soddisfare le richieste degli utenti esterni. Dal 15 ottobre, però, questo surplus è stato limitato. Come conciliare ora l’aumento della domanda con la riduzione dell’offerta? Si confida nella comprensione degli utenti e dei medici.

 

Share.

Circa l'autore

Leave A Reply