Luciano vivrà. Vivrà anche grazie ad un’associazione che lui stesso, prima che la malattia lo strappasse ai suoi cari, ha chiesto che venisse un giorno creata. Un’associazione tesa ad aiutare le persone malate di cancro. I suoi familiari, la fidanzata Fortuna Tamigi, il secondo papà Franco Tamigi, faranno in modo che il sogno di Lù diventi una realtà. La richiesta di Lù, che anche in un momento di sofferenza ha pensato a come poter continuare ad aiutare gli altri dopo la sua morte, mostra in pieno il senso di bontà ed altruismo che lo hanno contraddistinto in vita. Bontà ed altruismo li ha mostrati anche in un’altra richiesta fatta prima di morire. Quella di non volere fiori al suo funerale. Perchè “i soldi che verrebbero spesi per i fiori preferisco che vadano alla lotta contro il cancro”. Lo aveva detto alla sua Fortuna. Fortuna, lei che anche nel giorno del dolore ha trovato la forza di gridare ai presenti di sorridere. Perchè il sorriso avrebbe fatto felice il suo amore. Intanto oggi allo stadio San Francesco ci sarà un minuto di raccoglimento in ricordo di Lù. IL saluto dello stadio, dei tifosi, della società che anche ieri al funerale, a Sarno, hanno fatto mostrato la propria partecipazione. 

 

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