Questa mattina nel Palazzo vescovile di Nocera Inferiore il Vescovo, S.E. Rev.ma Monsignor Giuseppe Giudice, ha ricevuto i Sindaci dei Comuni che ricadono nel territorio della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno. Un incontro per formulare gli auguri natalizi e per uno scambio di idee sui temi sensibili della vita dell’Agro. Era presente il Sindaco di Nocera Inferiore, Avv. Manlio Torquato, accompagnato dal Vice sindaco, dott.ssa Maria Laura Vigliar, il Sindaco di Nocera Superiore, dott. Gaetano Montalbano, il Sindaco di Scafati, dott. Pasquale Aliberti, il Sindaco di Sarno, Avv. Amilcare Mancusi, il Sindaco di San Valentino Torio, dott. Felice Luminello, il Sindaco di San Marzano sul Sarno, dott. Cosimo Annunziata, il Sindaco di Corbara, dott. Pietro Pentangelo, il Sindaco di Angri, dott. Pasquale Mauri, il Sindaco di Roccapiemonte, dott. Andrea Pascarelli, il Sindaco di Sant’Egidio del Monte Albino, dott. Nunzio Carpentieri, il Sindaco di Striano, dott. Antonio De Giudice. 

 

Il Vescovo ha accolto le autorità civili nel suo ufficio attiguo al Salone degli Stemmi, con loro si è intrattenuto per oltre un’ora a parlare delle criticità e delle potenzialità dell’Agro nocerino-sarnese. È seguito un conviviale a cui hanno preso parte anche il Vicario generale della Diocesi, mons. Giovanni Iaquinandi, il Vicario episcopale per il laicato, don Ciro Galisi, il Delegato episcopale per la vita religiosa, padre Michele Alfano. 

 

Durante i cordiali colloqui il Vescovo ha espresso gratitudine e stima per il lavoro che i Sindaci compiono ogni giorno al servizio della comunità. «Grazie per il lavoro che fate – ha detto S.E. Rev.ma Monsignor Giuseppe Giudice –, se si riuscisse a portarlo avanti insieme, in maniera più sinergica, forse si potrebbero dare maggiori e migliori risposte di speranza a questa amata terra. Il Paese, l’Agro, non cresce se non si lavora insieme».

Il Vescovo ha esortato anche ad andare al di là del proprio punto di vista personale: «Nella gestione della vita politica – ha dichiarato – il frammento non deve diventare impedimento per il bene comune».

Occorre, dunque, dare un’iniezione di speranza, fatta di cose concrete perché oggi «le culle sono vuote e c’è paura del futuro». «La Chiesa – ha aggiunto il Vescovo – non ha soluzioni tecniche, ma è aperta al dialogo, al confronto, al lavoro insieme per il bene comune». 

L’incontro di oggi potrebbe rappresentare l’inizio di una nuova stagione di dialogo tra la Chiesa e le Istituzioni civili.

 

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