<<C’è stato anche chi è stato costretto a comprare i soldi a strozzo. Ai “cattivi pagatori” le banche non danno neanche 50 euro per fare la spesa>>. La denuncia a latere della protesta. A raccontare Vincenzo Palmiero, della Bsk, una delle 13 aziende che fanno capo alla Ipervigile di Nocera Inferiore. <<Senza stipendio c’è chi non paga il mutuo, chi non rispetta le scadenza dei finanziamenti, chi gira da mesi con l’assicurazione scaduta. E chi è stato costretto a farsi prestare soldi a tassi usurai per vivere>>. Picchettaggio e volantinaggio a ridosso dell’ingresso nocerino della A3 Napoli-Salerno ieri per tutta la giornata da parte delle guardie giurate dalla Ipervigile. Il 10 gennaio sarà l’ultimo giorno di vita dell’istituto di vigilanza privata. Il 2 gennaio la mobilità. A metà dicembre ad “aprire le danze” erano stati i lavoratori della Working. Annuncia l’impugnativa del licenziamento Lucia Pagano della Cisal. <<I posti di lavoro ci sono – tuona – non si capisce perché questa gente non debba lavorare>>. Intanto, al via una sinergia bipartisan con alcuni parlamentari di diversi schieramenti: Pd, Fratelli d’Italia, Movimento Cinque Stelle. <<Abbiano intenzione – afferma la battagliera sindacalista – di arrivare a Roma, al ministero competente>>. Ovviamente, <<non permetteremo a nessuno di fare campagna elettorale sulla pelle dei lavoratori. Misureremo quanti ci hanno contattato attraverso l’impegno che ci metteranno. Il settore – non mi stanco di dirlo – va rifondato. Dobbiamo accendere i riflettori sui “network” e capire cosa ci sia veramente dietro>>. Il volantinaggio di ieri è arrivato dopo il vertice – l’ultimo in ordine di tempo – di venerdì scorso in Prefettura. <<L’atteggiamento dei nostri interlocutori – ha spiegato Lucia Pagano – ha spazientito anche le istituzioni. Pensate che il rappresentante aziendale, Gentile, ha avuto l’ardire di dire: “Di che vi lamentate? Quando la società sarà in liquidazione, a pagare ci penserà l’Inps! Eppure pare che in cassa abbiamo qualcosa come dieci milioni di euro. <<Sono 700 i posti che vanno a farsi benedire – ha dichiarato Ernesto Saturno – e, se davvero saranno irrimediabilmente cancellati, ne risentirà anche la piccola economia. Ma noi non ci fermiamo: protesteremo a Salerno, a Napoli, a Roma. Scontiamo sulla nostra pelle sciacallaggio e ruberie. Scontiamo noi quell’ammanco di svariati milioni di euro (il motivo del dietro front della Banca d’Italia, anticamera del ritiro della licenza, ndr)>>. 

Patrizia Sereno

 

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