Angelo Gregucci conosce molto bene Salerno. Vi ha ottenuto una salvezza da allenatore, in Serie B, nel 2005. Una salvezza che gli valse la promozione personale con la chiamata di Lecce. Adesso il suo compito è forse ancora più difficile. Il trainer pugliese, che da calciatore è stato per sette anni idolo a Roma sponda Lazio, guarda un po’, dovrà tentare di agguantare la serie cadetta in cui lotito e Mezzaroma sperano ancora. L’addio a Perrone forse è giunto anche con un pizzico di ritardo, perché ormai la squadra aveva abbandonato l’allenatore delle due promozioni. Il gruppo non lo seguiva più e le scelte effettuate ultimamente da Perrone non hanno fatto altro che acuire una situazione già complicata da tempo. Gregucci è il terzo tecnico della stagione per la Salernitana. Dopo Sanderra e Perrone, si è cercato di andare su un allenatore esperto, che conosce già la piazza e che infatti ha dichiarato soltanto una cosa una volta firmato il contratto: “mai più i tifosi dovranno abbandonare la squadra”. Intanto, la società gli ha messo a disposizione anche il centrocampista Pestrin, mentre paiono sempre più probabili gli addii di Tuia e Siniscalchi che infatti non sono stati convocati per il ritiro di Roma. Al Mancini Hotel resteranno in ritiro fino a sabato 19 calciatori, che diventeranno venti non appena arriverà l’ok per pestrin.

Giuseppe Della Morte

 

 

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