“Il 22 Settembre 2015 il Consiglio Comunale, con i voti favorevoli dei “Bottoniani” e dei Consiglieri Donato, Greco e Sorrentino, approvò l’atto di indirizzo con il quale ordinava agli Uffici Comunali di adottare tutti gli atti propedeutici per affidare ai privati la gestione del Ciclo dei rifiuti sul territorio comunale”, lo scrive in una nota stampa il Capogruppo Consiliare Stoia Raffaelina. “In quell’occasione – spiega – affermammo che “stavano procedendo in maniera sbagliata e che la delibera proposta era foriera di problemi amministrativi e, anche, di natura penale”. Fummo verbalmente aggrediti e derisi, in particolare dal Sindaco inadeguato e dal Capogruppo Califano, con considerazioni tanto vergognose quanto cattive che oggi, se rilette (delibera 62), dimostrano, in maniera inequivocabile, da chi questa città è governata dal 2014 e da quali interessi reali è caratterizzata la loro azione di governo. Sono trascorsi due anni,infatti, ma il Consorzio di Bacino SA1 è ancora gestore del servizio (peraltro con affidamento disposto da ben tre ordinanze sindacali illegittime e caratterizzate da profili di natura penale), il costo del servizio è immutato, la città vive nella sporcizia totale con discariche a cielo aperto anche coscientemente create, il Sindaco inadeguato e l’assessore “pirotecnico” brancolano nel buio più totale e tentano,addirittura,di sottrarre al Consiglio Comunale la discussione sul Piano industriale dei rifiuti e sulle modalità con le quali si esce dal Consorzio di Bacino SA1.

In data 09.10.2017 e 12.10.2017,infatti, sono state approvate dalla Giunta Comunale, ancorchè incompetente per ruolo, due delibere (132 e 135) che non solo trasformano l’atto di indirizzo consiliare del Settembre 2015 in atto autorizzativo ma addirittura assumono a carico del Comune la gestione diretta del Servizio e,anche, il trasferimento di 60 unità di personale (di cui addirittura 5 unità per potenziare l’organico del Settore Ambiente ed oltre alle 17 provenienti dalla Regione Campania) violando,coscientemente, addirittura le disposizioni legislative che determinano il tetto di spesa massimo invalicabile riferito al personale del Comune.

Non ci sono parole per commentare tale scempio amministrativo, contabile e istituzionale. Non possiamo fare altro che invocare a gran voce l’intervento degli organi giudiziari competenti. E’ ormai chiaro, infatti, che per il Sindaco inadeguato il Ciclo di gestione dei rifiuti, sul territorio comunale e nel Mercato Ortofrutticolo, è materia molto “particulare”,utile non solo aconsentire lo sviluppodi “garette” per affidare servizi e servizietti in “ forma semplificata” ma anche a garantirsi il rafforzamento numerico della maggioranza attraverso connessioni con soggetti politico/imprenditoriali che ancora gestiscono il servizio rifiuti nel complesso di Via Mangioni in virtù di proroghe “anomale” su cui è giunta l’ora di accendere i “ riflettori” da parte degli organi di controllo”.stoia

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