“La Ztl, come avevo già chiarito, non sarà la soluzione ai problemi del commercio a Scafati. Inoltre, attuarla senza nemmeno pubblicizzarla, genererà un caos senza precedenti in vista delle imminenti festività natalizie. Sul discorso ci sarebbe voluta programmazione”. Angelo Matrone si dice dubbioso in merito al dispositivo che chiude al traffico il centro della città per consentire all’economia di Scafati di poter essere rilanciata in modo concreto. “Sicuramente una mobilità alternativa è necessaria, magari ascoltando le varie anime della città e condividendo insieme un progetto” ha spiegato l’esponente politico in quota centrodestra. “Ma pare che non siano stati ascoltati gli appelli dei commercianti in difficoltà. Scafati sta diventando una città dormitorio per colpa di una crisi di programmazione, che aiuti a sostenere chi decide di investire sul nostro territorio. Ci sono 200 commercianti che hanno inviato una petizione per organizzare degli eventi natalizi e non sono stati ancora ricevuti, in modo ufficiale, dalla Commissione straordinaria. Sicuramente i problemi sono tanti, ma non si può decidere senza mettere al corrente la comunità di quello che sta succedendo”.
Per Matrone, dunque, serve altro. “Serve partecipazione per invogliare gli scafatesi a vivere il cuore della propria città e non si può pensare che la Ztl debba essere l’unica misura per consentire al commercio di avere un futuro a Scafati. Voglio ribadire ancora un altro concetto: in città titolari delle attività commerciali sono oppressi dalle tasse, non arrivano alla fine del mese e molte volte sono costretti a licenziare i propri dipendenti se non addirittura a chiudere proprio l’attività. Abbiamo una pressione fiscale che, in tempi di crisi, è da record. Ecco perché credo che la Ztl non sarà la panacea di tutti i mali. Nel 2018 spero in tributi locali meno salati, ma innanzitutto in una convocazione urgente dei commercianti in Comune per organizzare degli eventi natalizi e discutere del nuovo dispositivo che limita il traffico in centro. Ci sono altri modi per ripianare i 32 milioni di debiti che pesano sulle casse comunali. Ci sono sprechi veri. Lo dico ormai da mesi”.