Sette persone sono finite in carcere per traffico di droga. L’operazione è stata eseguita dai militari del nucleo di polizia economico – finanziaria della guardia di finanza di napoli. Sgominata quella che era una vera e propria organizzazione criminale con ramificazioni all’estero e basi operative nell’hinterland napoletano. I provvedimenti sono stati adottati dal gip del tribunale di napoli con investigazioni coordinate dalla procura di napoli e in particolare dalla locale direzione distrettuale antimafia. Le indagini del Gico delle fiamme gialle hanno portato alla luce il sistema di approvvigionamento di droga da parte del gruppo. Le sostanze stupefacenti venivano acquistate in Olanda e poi portate nelle piazze di spaccio di Secondigliano, e dell’area torrese, oltre che fuori regione e cioè in Puglia. Alcuni rifornimenti del gruppo erano andati persi a causa di sequestri effettuati dalle forze dell’ordine, come quello del maggio 2016 quando furono bloccati 40 kg di cocaina ad Amsterdam e 41 kg di hashish l’ottobre successivo a Monopoli. Ruolo apicale nell’organizzazione criminale era quello occupato da Natalino o chiattone, cioè Natale Scarpa, riconducibile alla fazione camorrista del clan Gallo-Cavaliere che teneva i rapporti con i fornitori olandesi, in particolare hashish e cocaina. Scarpa aveva tra i suoi più stretti collaboratori il cognato Giovanni Chirico e il nipote Raffaele Chirico, oltre ad altri fidati componenti quali Alessio Cola, Domenico Nasti, Fernanrdo Nocera e Giovanni Patanè. Giovanni Chirico aveva il compito di tagliare lo stupefacente e di bonificare gli ambienti e le auto da possibili presenze di dispositivi di intercettazione. Usavano telefoni criptati per evitare che le loro conversazioni venissero ascoltate. Braccio destro di Scarpa era Alessio Cola,
depositario degli automezzi grazie ad società di noleggio auto, la Pluriservice srl, con sede a S. Giuseppe Vesuviano, costituita ad hoc per fornire supporto logistico alla compagine delinquenziale.