Una marcia lenta, silenziosa, migliaia di persone, donne, uomini, ragazzi, vi hanno partecipato. Per ricordare Nunzia Maiorano, ma anche per dire no a tutte le violenze di genere. Le candele bianche hanno illuminato il percorso della fiaccolata voluta da una serie di associazioni di Cava de Tirreni, con partenza da Piazza Amabile fino a giungere in Piazza San Francesco. Candele bianche e le foto di Nunzia per ognuno dei partecipanti. Una mobilitazione per riflettere su quanto avvenuto. Su quella uccisione brutale, con numerose coltellate mortali inflitte a Nunzia dal marito Salvatore Siani, il parrucchiere che, al culmine di un litigio, ha messo fine all’esistenza della moglie, deviando anche la linea dei suoi tre figli, quelli che ora vivranno con i parenti più stretti. Il più grande dei figli di Salvatore e Nunzia, Giuseppe, durante i funerali ha scritto una lettera alla mamma. Chiedendole scusa per tutte le volte che non le ha detto “ti voglio bene” o di averla fatta arrabbiare. Parole struggenti che hanno toccato il cuore dei numerosi intervenuti all’ultimo saluto. Alla fiaccolata tra l’altro c’erano anche gli amichetti di scuola del ragazzino e altri studenti degli istituti scolastici locali. Un corteo proposto e organizzato, con l’ausilio dell’amministrazione comunale, dalle associazioni frida, rosa di gerico, agorà e teatro fuori tempo, presenti anche l’Osservatorio Cittadino sulla Condizione delle Persone con Disabilità, Mani Amiche, Amici della Terza Età Antico Borgo, Cava 5 Stelle Libro Bianco e Università della Terza Età.