Due settimane fa un coltello, stavolta un petardo e numerosi fumogeni. Allo stadio Squitieri di Sarno entra di tutto, questo è il dato preoccupante che emerge a margine dell’episodio del ferimento di un addetto alla sicurezza in occasione dell’incontro di calcio del campionato di Serie D tra Sarnese e Cavese. Tre distinte fratture alle falangi della mano destra, qualche piccolo problema ai tendini che però sono intatti. Il tutto causato dall’esplosione di un petardo lanciato in campo da alcuni facinorosi presenti nel settore ospiti dello stadio Squitieri. Angelo Raimo, uno dei volontari di protezione civile presenti ieri nell’impianto sportivo, fortunatamente non dovrà sottoporsi ad intervento chirurgico, perché non ci sarebbe il rischio di perdere la funzionalità di alcune dita. Questo quanto asserito dai medici del reparto di ortopedia dell’ospedale martiri di villa malta di sarno dove stamane Raimo è stato sottoposto ad un controllo specifico. Insomma, la paura e il timore di qualche grave problema si sono diradati per Raimo che stamane abbiamo sentito dicendoci di stare bene e che il peggio è passato. Durante la partita, nel secondo tempo, con la Sarnese in vantaggio, dal settore dello stadio Squitieri occupato dai circa mille tifosi giunti dalla valle metelliana, sono piovuti petardi e fumogeni che hanno dapprima causato danni al manto in erba sintetico e poi purtroppo il ferimento del volontario di protezione civile. Angelo Raimo aveva appena raccolta un fumogeno e sta provando a spegnerlo in un secchio pieno d’acqua, ma proprio in quel momento qualche incosciente aveva gettato proprio lì vicino un petardo. la domanda, come dicevamo, è sempre la stessa: come fanno ad entrare questi oggetti vietati e pericolosi in uno stadio? Tra l’altro a sarno, soltanto due settimane fa, in occasione della gara interna con il Taranto, una donna fu trovata in possesso di un coltello che aveva estratto più volte durante il match, mostrandolo orgogliosa ai sostenitori sarnesi. Un fatto inquietante. A distanza di soli 15 giorni ecco questo nuovo episodio. Stavolta materiale esplodente, che avrebbe potuto causare problemi ben più gravi alle persone presenti allo stadio. Il sindaco canfora e tutta l’amministrazione comunale hanno espresso solidarietà al volontario, la Cavese ha immediatamente preso posizione rispetto a quanto avvenuto. Già presi accordi per il pagamento dei danni causati. Un manutentore specializzato sarà inviato in questi giorni da Cava allo stadio squitieri per porre rimedio. Cavese che ha condannato con forza l’episodio, che è ascrivibile recita la nota a qualche isolato facinoroso, del tutto estraneo alla stragrande maggioranza degli sportivi e dei tifosi cavesi. Si tratta di personaggi che approfittano delle gare della Cavese e si fanno scudo della presenza di tanti tifosi corretti per porre in essere comportamenti vigliacchi ed inqualificabili. La cavese auspica che le Forze dell’Ordine – alle quali da subito la Società ha fornito il massimo supporto – possano individuare celermente i responsabili, che gli stessi siano severamente puniti esprimendo vicinanza alla persona che ha dovuto subire in prima persona la follia di qualche scellerato; tra l’altro, escluso questo episodio, la giornata di ieri è stata di vero sport, con una splendida accoglienza della società Sarnese, una giornata macchiata da qualche indegno teppista. La cavese ha poi invitato gli sportivi sani ad isolare i delinquenti che vogliono rovinare i colori biancoblù.