Ma sì, chiamatela pure “seconda giovinezza” oppure professionalità, voglia di rimanere sulla breccia. Di sicuro avranno a disposizione un elisir che sta funzionando. Parliamo di due calciatori che stanno traghettando Paganese e Nocerina verso le posizioni di classifica che le rispettive società auspicavano ad inizio stagione. la salvezza per la prima, la promozione per la seconda. Parliamo di Francesco Scarpa e Giovanni Cavallaro.
Sette gol in Serie C per il torrese, 10 per il palermitano che ormai si può definire nocerino purosangue. Cominciamo proprio da Scarpa. Ciccio gol è tornato a far la differenza, ha vissuto un momento particolare insieme a tutta la squadra ma adesso se l’è messa in groppa e vuole trascinarla all’ennesimo successo, la salvezza senza i play-out, che sarebbe per la Paganese, quest’anno, come vincere il campionato. Scarpa sta regalando scintille di gran calcio, con le solite movenze, un po’ più lente di un tempo, ma bastano per ridicolizzare ancora gli avversari. I 39 anni ci sono, ma Scarpa ha quasi sempre giocato gli interi novanta minuti, a mostrare la sua indubbia capacità fisica. Un po’ di riposo lo meritava, ecco perché non è stato convocato per la gara di Coppa con la Viterbese.
E scendiamo di un gradino. In Serie D, dando merito ad un altro condottiero che ha scelto Nocera per mettere su casa e famiglia e ha ritrovato il rossonero, la fascia di capitano e i gol proprio qui dove ha già lasciato la sua traccia storica. Giovanni Cavallaro è il recordman di segnature della Nocerina, per un po’ di tempo difficilmente sarà battuto. Tante le reti decisive segnate anche quest’anno e soprattutto la consapevolezza di dover osare di più a 36 anni come uomo, come calciatore e come leader del gruppo di mister Morgia. Cavallaro sta trascinando la Nocerina a quella promozione che, tra mille problemi e polemiche, è ancora pienamente possibile. Molto dipenderà anche da domenica prossima, dal match di Isola Capo Rizzuto e dal concomitante risultato che verrà fuori da Vibonese contro Troina. Cavallaro, visto anche il cognome, ha già suonato la carica. Tutti in groppa. Vamos, ha detto ai tifosi. Lui il suo lo sta facendo. Insieme ai compagni. Ora tocca a tutto il contorno stringersi alla grande e ottenere quello che sarebbe il coronamento di una fantastica e clamorosa rincorsa.