Due bombe carta fatte esplodere a Scafati, entrambe davanti a un negozio di proprietà di Mario Santocchio. Escalation criminale e intimidatoria in chiave politica. In meno di una settimana due ordigni hanno gravemente danneggiato locali commerciali di proprietà dell’ex consigliere comunale e già presidente del CSTP.

Il negozio colpito la notte scorsa ospita un punto vendita di capi di abbigliamento molto noto nella città dell’Agro nocerino sarnese. La struttura ha subito diversi danni per la deflagrazione dell’ordigno artigianale. Sul posto i carabinieri della scientifica del reparto territoriale di Nocera Inferiore per i rilievi del caso, mentre quelli della tenenza di Scafati coordinano le indagini.

La scorsa settimana, invece, l’esplosione avvenne dinanzi un negozio sfitto.

Santocchio non esitò a definire l’esplosione una “vera e propria intimidazione per scoraggiare i cittadini ad interessarsi della cosa pubblica”.

Saul, l’esercizio commerciale di corso Nazionale colpito giovedì scorso era chiuso da tre anni.

Santocchio rimase interdetto dall’accaduto: “A Scafati si respira un clima di grande odio sociale e una grande tensione sociale”.

Il periodo storico che attraversa la città dell’Agro è critico: commissione straordinaria prefettizia a gestire il Comune, l’ex sindaco agli arresti, un pesantissimo clima di illegalità.

Per questi motivi l’avvocato legò l’attentato “al ruolo politico”. “Individuano in chi ha fatto opposizione – disse – la causa di tutti i mali”. In attesa che si faccia luce sui due gesti, nessuna pista viene esclusa, in città cresce la paura e lo sdegno. Sui social molte le richieste di una maggiore sicurezza in città, da tempo oramai preda di atti di vandalismo e criminalità.

Scientifica_Carabinieri

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