“I nuovi parlamentari salernitani non abbandonino i lavoratori delle Fonderie Pisano”. Questo l’appello di Luigi Vicinanza, sindacalista della Cisal provinciale, da sempre vicino agli operai della fabbrica di Fratte. “A ormai una settimana dal voto ho sentito e letto davvero tante dichiarazioni da parte degli eletti, ma nessuna riguardava il dramma che stanno vivendo le famiglie della maestranze delle Fonderie Pisano”, ha detto. “Ecco perché vorrei che alle belle parole possano seguire i fatti. Nei primi 30 giorni della legislatura, infatti, sarebbe un segnale vedere un’interrogazione parlamentare al nuovo Governo firmata da tutti i rappresentanti del territorio. Si faccia davvero chiarezza sulla delocalizzazione, quella che non è stata fatta invece dagli esponenti politici regionali e comunali in questi 15 anni. Ai lavoratori interessa solo una cosa: quando torneranno in fabbrica. Vorrei un cambio di rotta, vorrei che si pensasse davvero a queste persone e non ai rimpasti di Giunta al Comune di Salerno per un’eventuale resa dei conti dopo il voto, alla guerra interna dei soliti partiti e agli annunci propagandistici in cui si confermano le aperture di nuovi cantieri. Il lavoro a Salerno c’è nel caso delle Fonderie Pisano, va solo difeso. Capisco che sia difficile pensarlo per alcuni, ma basterebbe amministrare bene il territorio per trovare una soluzione. Andava fatto prima, certo, tutelando la salute dei residenti e il diritto al lavoro. Ma, meglio tardi che mai, si ponga riparo ora”.

Da qui, l’appello ai nuovi parlamentari: “Si vada oltre le ideologie. Unite le forze e non portatevi sulla coscienza gente che rischia di trovarsi espulsa dal ciclo produttivo dopo anni di sacrifici”.

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