Entro la fine del mese di marzo sarà pronta la mappa dei canali, autorizzati e non, che scaricano nel rio Fosso Imperatore, il corsi d’acqua che cinge l’omonima area industriale tra Nocera Inferiore e San Valentino Torio. Continua il lavoro dei tecnici dell’Arpac, l’agenzia regionale per l’ambiente e del Consorzio di bonifica per individuare e scoprire chi inquina il canale. Questa mattina ci sono stati altri controlli con verifiche che si sono estese all’esterno del polo industriale. Nelle settimane passate erano stati controllati tutti gli impianti di scarico e depurazione delle fabbriche attive nell’area industriale e, secondo indiscrezioni, non sono state evidenziate difformità. I controlli sono poi stati estesi all’esterno dell’area industriale, c’è il sospetto, ormai non più tale, che nel sotto suolo esistono canali pirata che conducono nel corso d’acqua sostanze inquinanti e che hanno provocato il disastro ambientale denunciato dai residenti della zona: acque colorate dal verde al rossastro sino all’azzurro e fetori che provocavano malessere tra chi abita in quella zona. Il culmine è arrivato quando il Consorzio di bonifica ha deciso di revocare il nulla osta al comune di Nocera Inferiore che alla fine ha dovuto chiudere il canale per evitare che dalle vasche dell’area industriale finissero i reflui delle lavorazione nel canale. Poi le proteste degli imprenditori che, dall’oggi al domani, si sono visti in pratica bloccare la produzione. Alcune di esse hanno chiuso in attesa della soluzione, è il caso di una lavanderia industriale che ha licenziato i propri dipendenti. Mentre altre aziende hanno dovuto, per poter continuare l’attività, depositare gli scarichi in enormi contenitori per poi poterli smaltire. C’è poi una fabbrica, che si trova vicino al canale, che ha ottenuto il permesso per poter realizzare una propria condotta che finisce nel Fosso Imperatore.

Nello Ferrigno

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