Inizia con un dialogo, tra la donna e il maestro, intrecciato nel giardino della Resurrezione, il nuovo mattino del mondo.
Occorre guardare con speranza e coraggio alla vita e non al dolore provocato dalla morte, ormai alle spalle.
Monsignor Giuseppe Giudice augura uno sguardo lungimirante alla chiesa di Nocera-Sarno, alla comunità dell’Agro nocerino-sarnese. Una terra a cui si è sempre rivolto come una città, la città dell’Agro.
“Pasqua – ha detto monsignor Giuseppe Giudice – comincia con l’invito a non piangere, con un’assenza che si fa nuova Presenza e con una ricerca che approda ad un Incontro. È sempre il Risorto che viene a cercarci, mentre piangiamo accanto ai nostri sepolcri, per invitarci alla gioia, al sorriso, alla festa e alla danza. E lo fa chiamandoci per nome, per restituirci al dialogo, alla relazione, alla comunione; e, in Lui, le nostre lacrime diventano perle e diamanti”.
L’augurio è che “dal sepolcro vuoto, vedenti e credenti, si corre verso il mondo, la comunità, la famiglia, gli amici, la Chiesa per dire a tutti: Sì, è Risorto, è veramente Risorto! È Pasqua, Alleluja!”.
Sa. D’An.