Tavolini sui marciapiedi, dehors fuorilegge, rumori molesti. I controlli della polizia, sia quella municipale che di Stato, hanno portato alla chiusura temporanea di tre noti bar di Nocera Inferiore, tutti inseriti nel circuito della movida. Sono dislocati, infatti, tra il corso Vittorio Emanuele, piazza del Corso e via Barbarulo. Sono scattate anche sanzioni amministrative. I tre locali, dai controlli effettuati e richiesti dal sindaco Manlio Torquato per ridurre i disagi lamentati dai cittadini, non sono risultati essere in regola con il pagamento dei tributi per l’occupazione del suolo pubblico, insomma dehors e tavolini occupavano i marciapiedi in maniera abusiva. Le verifiche erano iniziate nelle settimane passate con controlli mirati anche durante i fine settimana quando il popolo della movida invade la città. Un flusso economico importante ma che deve rientrare nelle regole del vivere civile senza danneggiare ch,i in quel pezzo di città, ci vive. E vorrebbe anche dormire. I controlli erano stati intensificati all’indomani di una rissa avvenuta in Piazza del Corso l’11 marzo scorso. Due gruppi di giovani si affrontarono per uno complimento di troppo ad una ragazza. Fu il caos con l’accoltellamento di un giovane. Grazie alle indagini della polizia di Stato quattro persone sono state denunciate. I reati ipotizzati sono di rissa e detenzione in luogo pubblico di un coltello. L’episodio di microcriminalità non rimase isolato, perché a distanza di soli sette giorni un altro gruppo di ragazzi minorenni avrebbe importunato dei propri coetanei, con tanto di aggressione a mani nude. Sempre di sera e sempre nei pressi della piazza. 

Nello Ferrigno
Roma, 7 mar. (Apcom) - Violenza sulla moglie e sulla figlia minore. Per questo un 36enne palermitano, con precedenti di polizia, è stato allontanato dalla casa familiare perche ritenuto responsabile di abuso di mezzi di correzione e maltrattamenti in famiglia. La decisione è stata presa dal Gip di Palermo, Silvana Saguto, su richiesta del Pm, Vella Ancora. Il provvedimento è stato eseguito dalla squadra mobile di Palermo.  	Le violenze duravano da anni, soprattutto nei confronti della figlia. L'uomo la insultava scagliandola addirittura in più di una circostanza  contro gli infissi, oltre che sulle scale di casa. Violenze anche sulla moglie, vittima a sua volta di ripetute pratiche vessatorie e di lesioni fisiche. 	L'episodio è emerso nei giorni scorsi quando la giovane madre ha accompagnato sua figlia 13enne all'ospedale per escoriazioni ed ecchimosi. Ai medici le due donne hanno fornito una versione di comodo del fortunoso incidente domestico. Immediata la segnalazione alla polizia che ha fatto scattare le indagini. Il clima di terrore e omertà in famiglia è stato finalmente rotto e la donna ha testimoniato denunciando le violenze domestiche. 	Proprio per rendere più efficace l'azione degli agenti impegnati anche in questo settore, nei prossimi giorni prenderanno il via dei corsi di perfezionamento tenuti dal dirigente della sezione della squadra mobile di Palermo. Si parlerà di prevenzione e repressione di violenze familiari e abusi su minori e donne, ma anche delle dinamiche psicologiche per fare in modo da sostenere le vittime degli abusi, anche alla luce della tipizzazione di nuovi reati nel settore, come lo "stalking". 
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