Il fantasma di Villa Malta aleggia su via Pedagnali con le tracce di fango ancora visibili sotto le volte del vecchio ospedale: è la fotografia che ferma il tempo e riporta indietro la memoria alla sera del 5 maggio 1998 quando una marea nera di fango travolse Sarno, inghiottendo uomini e cose. Centosessanta le vittime di quella tragedia che coinvolse anche altri comuni della valle, come Quindici, Siano, Bracigliano e San Felice a Cancello. Sarno pagò il prezzo più alto, con 137 morti e la frazione Episcopio spazzata via dalle colate di lava fredda. Oggi, dopo venti anni, Sarno ha visto completarsi l’85% delle opere previste. Il problema vero è la manutenzione e non ci sono fondi. Ed il rischio è che l’efficacia delle opere venga spezzata dal tempo. La difesa dagli eventi catastrofici e del territorio va attuata attraverso azioni e attenzioni continue, altrimenti si rischia addirittura di ingenerare una peggiorativa e falsa percezione di sicurezza.
Nello Ferrigno