“La Sanità campana, pubblica e privata, segna ancora record negativi”, lo scrive in una nota il dirigente regionale di Fratelli d’Italia Massimo d’Onofrio. Il politico paganese aggiunge: “Una gestione fallimentare che ha deluso anche chi aveva riposto nella giunta De Luca le aspettative di utenti e categorie varie. Una crisi che attanaglia sia la Sanità pubblica sia quella privata,la nostra regione si allontana sempre di più dalle realtà del Nord.
Un giusto equilibrio migliorerebbe l’offerta di servizi ai cittadini. La Sanità in Campania è un bollettino di guerra. L’aspettativa di vita è tra i più bassi d’Italia e i modelli virtuosi,che pur esistono nel pubblico come nel privato devono combattere con la miopia di chi governa. Federlab,Confindustria Sanità,Federcardio,Anisap,Aisa,Centri Antidiabete,Snr e Aspat hanno fatto sentire con forza la loro voce per difendere un settore che garantisce servizi e sviluppo economico ai nostri territori. L’ennesimo e sconsiderato taglio alle spese specialistiche rischiano di mettere in ginocchio il settore creando danni sociali ed alla salute dei cittadini. Le associazioni di categoria hanno acceso un faro sui dati di spesa del comparto e del fabbisogno di prestazioni sanitarie. I laboratori e centri convenzionati che il governatore reputa "inutili" assorbono appena il 15% del fondo sanitario disponibile, fornendo il 90% delle prestazioni richieste dai cittadini per quanto concerne la sola laboratoristica. In Campania il volume delle prestazioni sanitarie complessive erogate nel 2016 assomma a circa 36 milioni. Di queste, solo poco meno di 3 milioni e mezzo sono state coperte dal pubblico. Il resto, quasi 33 milioni, e’ stato garantito dalle strutture private.
Inconcepibile l’atteggiamento di De Luca,scelta che va stigmatizzata.
Il "mondo" dei laboratori specialistici va salvaguardata rappresentando una realtà economica che da lavoro a centinaia di professionisti e offre un servizio di qualità a milioni di utenti”.