Questa mattina si è tenuto l’interrogatorio di garanzia per confermare o meno il fermo a cui la polizia ha sottoposto Luca Criscuolo accusato di essere l’autore di due ferimenti e delle sparatorie nelle strade di Cava dei Tirreni, Pagani, Sarno e Nocera Inferiore. Davanti al gip l’indagato si è avvalso della facoltà di non rispondere. Era presente l’avvocato difensore Andrea Vagito. Che ha anche annunciato che nei prossimi giorni valuterà, in caso di conferma dell’arresto ormai quasi certa, se e come ricorrere per tentare di modificare la misura restrittiva. Intanto il vicequestore Luigi Amato, che ha praticamente arrestato il giovane, sta mettendo a punto l’intero puzzle. Sta ricostruendo, con i suoi uomini, l’intera vicenda cercando di cristallizzare tutti gli episodi conosciuti ma anche quelli non noti. Il piano investigativo consentirà di mettere a punto tutti gli elementi in possesso degli investigatori. Realizzare, insomma, il profilo reale dell’indagato attraverso elementi concreti.

Criscuolo sin dal momento dell’arresto ha compreso la gravità dei suoi atti e che, soltanto per casualità e fortuna, potevano essere ancor più devastanti. “Dottore – ha detto il giovane al commissario che lo ha arrestato nella sua casa – ho fatto una sciocchezza”.

Un momento di follia, forse, legato a qualche trauma che avrebbe subìto in passato. Sul suo profilo Facebook si intuisce la sua solitudine. L’unico amico, così come lui stesso lo ha definito è il suo cane che lo avrebbe anche accompagnato nelle sue scorribande. Quel cane che lui ha chiamato Charlie, un Jack Russel che da un po’ di tempo condivideva la sua quotidianità. Ed è stato proprio di Charlie che ha chiesto appena lo hanno rinchiuso in una cella del carcere.

Nello Ferrigno

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