Ottocentoventimila pezzi di prodotti contraffatti, dieci fabbriche abusive con i macchinari e 6 depositi di stoccaggio, allestiti nella città e nella provincia di Napoli, sono stati sequestrati nell’ambito di un’operazione della guardia di finanza, coordinata dalla procura distrettuale antimafia di Napoli. Quattordici italiani e quattro stranieri sono agli arresti domiciliari da questa mattina, ritenuti responsabili di reati associativi finalizzati alla produzione e commercializzazione di prodotti contraffatti. Cinque le organizzazioni criminali scoperte. Il principale sodalizio portato alla luce era specializzato, con standard tipicamente aziendali, nella produzione e commercializzazione di scarpe e borse con segni distintivi contraffatti, prevalentemente “Hogan”, contando su una rete di distribuzione di affiliati magrebini e senegalesi che, da tutta Italia, commissionavano acquisti pagati tramite ricariche a postepay intestate a soggetti compiacenti o inesistenti. I pellami e i tessuti serigrafati di illecita riproduzione venivano acquistati dalla Turchia. Una seconda struttura era specializzata nella produzione di borse contraffatte di primissima qualità, secondo i disegni di Prada, Chanel, Hermes e Dior. Questi, contando sull’esperienza e la professionalità della propria attività artigianale ufficiale, erano in grado di fornire – su richiesta del “cliente” – il servizio “aggiuntivo” di applicazione di cartellini, etichette e accessori metallici per trasformare i loro ottimi “prodotti neutri” (inizialmente privi brand) in puntuali contraffazioni.
Ai due gruppi si affiancavano ulteriori strutture, meno ramificate ma parimenti inserite a pieno titolo nel locale mercato “nero” e “parallelo” della contraffazione.
Si tratta, in primis, di un gruppo “magrebino”, e un’organizzazione di Casalnuovo di Napoli. Oltre agli arrestati sono stati emessi ulteriori 57 avvisi di conclusione delle indagini nei confronti della consistente platea di sodali, favoreggiatori e referenti del “falso” compiacenti che, con il loro apporto funzionale, organizzativo e logistico, hanno giocato ruoli consistenti nella ramificazione delle strutture criminali investigate.