“Quanto accaduto stamattina al “Ruggi” ci deve imporre una seria riflessione sul tema della sicurezza a 360 gradi: dalle infrastrutture, agli strumenti professionali fino alla tutela dei pazienti”. Così Mario Polichetti, segretario della Fials provinciale, commenta quanto registratosi stamane all’interno dell’ospedale di Salerno. “Sulle tragedie è giusto restare un passo indietro le sterili polemiche, ma questo non ci può esimere da un confronto serrato sul tema della sicurezza. Un mese fa come adesso denunciavamo senza remore che non si può rubare un bambino come se fosse un pacco postale. Adesso confermiamo la stessa linea di pensiero: non si può morire sotto gli sguardi indifferenti di tutti. Su quel decesso l’intera società è responsabile, nessuno escluso. Al “Ruggi” si poteva fare qualcosa di più? La risposta è sì? Cosa? Su questo forse nessuno ha il dogma preciso, ma se viene meno il confronto nemmeno si potrà arrivare a una soluzione dove vinca il buonsenso”.

Ma per Polichetti è necessario tutelare anche le infrastrutture: “Definire “lunedì nero” quello di oggi è un eufemismo. Da alcuni lavoratori, che per paura di ritorsioni preferiscono rimanere anonimi, ho ricevuto un’immagine che ho deciso di diffondere. Si tratta di una delle sale operatorie di Ginecologia che si è allagata. Problemi strutturali, derivanti dall’usura del tempo e da responsabilità che non possono essere attribuite ai manager attuali dell’Azienda. Ecco perché credo che serva un tavolo tecnico tra direzione generale del “Ruggi” e sindacati. Incontri senza buffet e applausi, ma che portino a soluzioni concrete. Come Fials siamo pronti a fare la nostra parte. Giornate come queste non devono più ripetersi”.ginecologiaallagata-ruggisalerno

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