Gli agenti della Polizia di Stato della Sezione Volanti della Questura di Salerno, nella tarda mattinata di ieri hanno tratto in arresto F.A. di anni 29, cittadino nigeriano, con precedenti per reati contro il patrimonio, richiedente asilo. Il giovane era entrato in un supermercato di via Wenner nella zona industriale di Salerno nell’intento di chiedere alcuni beni di prima necessità. Alle richieste di allontanarsi da parte dell’addetto al supermercato, vista l’affluenza di clienti, lo straniero reagiva in maniera violenta, dapprima verbalmente, poi cercando di venire a contatto fisico con il personale del supermercato, che richiedeva l’intervento della Polizia. Giunti immediatamente sul posto, gli agenti bloccavano il cittadino nigeriano che tentava di divincolarsi dalla presa degli operatori per evitare il controllo. Dopo non poche difficoltà, riportando anche alcune leggere contusioni, gli agenti riuscivano a far salire in macchina il soggetto e lo accompagnavano presso gli uffici della Questura per gli opportuni controlli e il fotosegnalamento da parte di personale della Polizia Scientifica. Pertanto, dopo le formalità di rito, il predetto veniva tratto in arresto per resistenza e lesioni  a P.U. e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria veniva deferito al rito direttissimo da celebrarsi nella mattinata odierna.Roma, 7 mar. (Apcom) - Violenza sulla moglie e sulla figlia minore. Per questo un 36enne palermitano, con precedenti di polizia, è stato allontanato dalla casa familiare perche ritenuto responsabile di abuso di mezzi di correzione e maltrattamenti in famiglia. La decisione è stata presa dal Gip di Palermo, Silvana Saguto, su richiesta del Pm, Vella Ancora. Il provvedimento è stato eseguito dalla squadra mobile di Palermo.  	Le violenze duravano da anni, soprattutto nei confronti della figlia. L'uomo la insultava scagliandola addirittura in più di una circostanza  contro gli infissi, oltre che sulle scale di casa. Violenze anche sulla moglie, vittima a sua volta di ripetute pratiche vessatorie e di lesioni fisiche. 	L'episodio è emerso nei giorni scorsi quando la giovane madre ha accompagnato sua figlia 13enne all'ospedale per escoriazioni ed ecchimosi. Ai medici le due donne hanno fornito una versione di comodo del fortunoso incidente domestico. Immediata la segnalazione alla polizia che ha fatto scattare le indagini. Il clima di terrore e omertà in famiglia è stato finalmente rotto e la donna ha testimoniato denunciando le violenze domestiche. 	Proprio per rendere più efficace l'azione degli agenti impegnati anche in questo settore, nei prossimi giorni prenderanno il via dei corsi di perfezionamento tenuti dal dirigente della sezione della squadra mobile di Palermo. Si parlerà di prevenzione e repressione di violenze familiari e abusi su minori e donne, ma anche delle dinamiche psicologiche per fare in modo da sostenere le vittime degli abusi, anche alla luce della tipizzazione di nuovi reati nel settore, come lo "stalking".

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