“L’Associazione di Protezione Civile “Papa Charlie” di Pagani è un’organizzazione non lucrativa di utilità sociale che è stata riconosciuta dal Comune di Pagani, con Delibera di Consiglio Comunale n. 96 del 30.12.2002, come organizzazione autonoma fondamentale per lo sviluppo e la salvaguardia della comunità locale tanto da essere autorizzata a “fregiarsi dello stemma del Servizio Comunale di Protezione Civile” e da ricevere in comodato d’uso gratuito i locali comunali di Via Filettine in cui hanno sede le sue attività oltre ad un contributo fisso annuo oggi quantificato in euro 24.700,00 per il triennio 2018-2020.
Sconcerta,quindi, che essa possa essere piegata ai voleri di “rampanti predoni” che, in sfregio di ogni regola, ne hanno usurpato poteri e mezzi strumentali per sostenere le attività commerciali e lucrative di una Coop che, all’interno della compagine societaria, annovera membri e pseudo volontari dall’Associazione”, sono le parole del consigliere comunale di Pagani Annarosa Sessa. Aggiunge: “E’ vergognoso, oltre che irregolare, che le risorse strumentali dell’Associazione Papa Charlie – peraltro acquisite con contributi materiali ed economici erogati dagli Enti Pubblici – possano essere utilizzate per effettuare disinfestazioni e disinfezioni di un’area “illegittimamente” acquisita da un privato e, poi, per garantire l’illuminazione della stessa area al fine di consentire lo svolgimento delle attività lucrative erogate dalla Cooperativa privata nell’ambito delle sue attività commerciali.
Tali attività di sostegno ad un privato, che non hanno precedenti nella pur lunghissima attività svolta da Papa Charlie, si sommano alla “irregolare manifestazione di presentazione pubblica di nuovi mezzi acquisiti” effettuata in piena campagna elettorale per le politiche del 4 Marzo 2018 con tanto di taglio di nastro affidata al Sindaco ed ai candidati PD di Camera e Senato.
Quanto avvenuto negli ultimi mesi, dunque, ci appare squalificante per la storia di Papa Charlie e per le pregnanti e gloriose attività svolte in questi anni.
Pur tuttavia non riusciamo ancora a credere che il Presidente e il Consiglio Direttivo dell’Associazione possano essersi piegati a tutto ciò, per cui siamo convinti che arriveranno pubbliche spiegazioni e concreti interventi chiarificatori delle posizioni associative”.