È battaglia legale tra il Comune di Nocera Superiore e le realtà pro fusione delle due Nocera. La giunta di Giovanni Maria Cuofano ha dato mandato al legale del Comune, Antonio Pentangelo, di procedere all’azione giudiziaria nei confronti del comitato pro referendum per la fusione delle due Nocera, si legge nella delibera approvata lo scorso 23 luglio, e nei confronti di coloro che hanno usato a qualsiasi titolo lo stemma del Comune. Sia sul web che su manifesti e brochure. Un corposo plico contenete brochure, ma anche screenshoot delle pagine social, è nelle mani dell’avvocato Pentangelo che ora dovrà analizzare punto per punto il faldone. Probabilmente sarà presentata una denuncia alla polizia postale. “Non si può immaginare di sopprimere la storia e l’identità di un comune utilizzando uno stemma che appartiene alla sua comunità – ha dichiarato il sindaco Cuofano –. Ci sono censori da tastiera che ci hanno spiegato il senso delle istituzioni dimenticando di rispettare il diritto di averne rispetto utilizzando in maniera illegittima lo stemma che appartiene ad un municipio italiano. Pertanto ci troviamo a doverci difendere dall’immotivata azione di pochi che non hanno avuto e continuano a non avere rispetto del consiglio comunale di una città, che non hanno rispetto della sua popolazione e che non hanno rispetto delle leggi dello Stato e delle sue istituzioni tra le quali rientra, ci dispiace per loro, anche il Comune di Nocera Superiore. Dobbiamo tutelare il nome e l’immagine del nostro ente”. La delibera ha scatenato la reazione, soprattutto social, con gli utenti che hanno cominciato a condividere gli stemmi dei due municipi nocerini con l’hastagh #denunciaancheme. Tra questi i consiglieri comunali di Nocera Superiore Roberto Viziola e Bartolo Pagano. Quest’ultimo ha pure dichiarato di aver “commesso un grave errore a votare” la delibera delle scorse settimane sulla questione fusione. Sulla vicenda si è espresso l’avvocato Andrea Vagito sbalordito dall’azione di Nocera Superiore che “immagina di porre un freno alla legittima aspettativa di chi crede nei benefici della fusione delle nostre città”. La polemica è servita e tutt’altro che chiusa.

Sa. D’An. 

comune nocera superiore 2017

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