“Era il 2015, quando dopo aver "elaborato" il piano industriale di Raccolta e Spazzamento, sotto la presidenza Argentino, piano tra l’altro redatto in maniera semi-partecipata, è iniziata la gestione anomala del personale mediante bando di assunzione con una società interinale (Tempi Moderni), da loro giustificata come l’ennesimo atto d’urgenza”, lo scrive in una nota il Gruppo di Attivisti Nocera in Movimento. “Già all’epoca – aggiungono – balzò agli occhi di tutti una certa improvvisazione – ha scritto – dato che l’amministrazione giustificava il suo operato come ennesimo atto d’urgenza, tanto da mancare persino l’interpellanza del Centro d’Impiego, da dove si sarebbero potute attingere forze lavoro temporanee. Necessità, tra l’altro, all’ora giustificabile per attuare la volontà di una nuova raccolta differenziata, che facesse smuovere dagli ultimi posti della provincia anche la nostra città. In questo lungo periodo, i nocerini attenti e volenterosi non hanno mai chiesto miracoli, ma almeno si sarebbero aspettati, a distanza di 7 anni dal primo insediamento dell’amministrazione Torquato, una città decorosamente pulita ed un reale avvio di un percorso virtuoso e partecipato che sarebbe dovuto ripartire proprio da questo pseudo nuovo piano industriale. Invece, abbiamo visto, che nonostante la buona volontà nell’aver attivato il “porta a porta” in tutta la Città, sono stati spesi soldi inutili, acquistate apparecchiature e sistemi che giacciono inusati, mentre avrebbero dovuto contribuire ad ottimizzare il ciclo di raccolta e separazione, con la formazione del Cittadino e basando il tutto su incentivi e controlli, anziché sterili proclami ed inutili sprechi per sistemi di buste con codice a barre che, oltretutto, vengono distribuite in maniera non efficace. Oggi, dopo aver visto alcune ordinanze di divieto per il conferimento nei mesi scorsi, dettati dallo stato di sofferenza dell’ex STIR di Battipaglia, ci ritroviamo, magari solo per una questione di turnazione ferie del personale, in una situazione, manco a dirlo, ancora una volta emergenziale. A questo punto ci chiediamo come mai, visto il perdurare del contratto con la tempi moderni, destinato ad un tempo limitato per l’iniziale situazione emergenziale, non si sia dato spazio a delle assunzioni, o meglio ancora non si sia pensato di rimpiazzare gli operai che sono in fase di pensionamento con quelli che saremmo obbligati ad assumere dall’ex Consorzio di Bacino? Forse era troppo semplice pensarla così, ed ecco spuntare tante ipotesi: il sindaco minaccia il pensiero di voler tornare ad una gestione del servizio tramite privati, poi, a seguito di un incontro sindacale e con la dirigenza, sembra che questa ipotesi sia rientrata (fortunatamente diciamo noi), per arrivare in questi giorni a delle richieste presso la partecipata, manco fosse un azienda diversa da quella che Lui stesso voleva escludere e passare nuovamente ai privati, auto escludendo, Lui ed il suo delfino Paolo Di Maio, le responsabilità della gestione politica in capo alla amministrazione ed al suo assessorato. Ora, polemiche a parte, chiediamo, a voce alta, cosa si intende fare per la gestione rifiuti della nostra città, quale futuro vogliamo scegliere per arrivare finalmente ad una gestione vituosa degli stessi e se davvero si pensa che Nocera ed i nocerini debbano essere partecipi, quale forma di partecipazionesi intende attuare per farli meglio rendere conto di quali sono gli obblighi, le necessità e gli eventuali incentivi che ne riceveranno. Chissà, magari, in questa settimana di Ferragosto potrebbe arrivare qualche lume e decidere finalmente in maniera concreta che i rifiuti debbano essere invece una risorsa”.