Ore di assiduo lavoro, ancora, all’indomani dell’incendio che ha colpito lo stir di Casalduni, ad essere travolto dalle fiamme un capannone di circa 300 metri quadrati adibito alla vagliatura dei rifiuti. In corso da ieri un’ evacuazione dal sito di tutto il materiale andato in fiamme. Per fronteggiare la situazione dalla regione Campania hanno previsto che i rifiuti non conferibili allo Stir di Casalduni siano, in via provvisoria, destinati presso gli Stir delle province di Napoli , Caserta ed Avellino. Resta, dunque fuori, Battipaglia. Salvo dunque l’agro nocerino sarnese. Nonostante ciò, non sono da escludere conseguenza a catena che potrebbero andare ad intaccare anche il salernitano. Al momento ipotesi lontana.

Nel riparto attualmente adottato si terrà infatti conto della contiguità geografica fra i territori dei 78 Comuni di provenienza dei rifiuti ed i siti dove si trovano i tre Stir di destinazione provvisoria: Stir di Tufino, di Santa Maria Capua Vetere e di Pianodardine.

Nel pomeriggio di ieri con l’Arpac sono state anche definite le azioni per una veloce caratterizzazione dei rifiuti combusti, presupposto per la pronta rimozione e ripristino della funzionalità dello Stir al servizio della Provincia di Benevento. 

Nel corso inoltre dell’incontro nella sede della Provincia di Benevento tra  il Presidente Ricci, il Prefetto Cappetta ed il vice presidente della regione Campania Fulvio Bonavitacola sono stati definiti i dettagli operativi delle azioni da intraprendere, tra cui l’eventuale messa in sicurezza del capannone ed adeguamento dell’impiantistica. Si tratterebbe d’interventi complementari a quelli già finanziati di recente dalla Regione per 1 milione di Euro, i cui lavori, appaltati dalla Provincia, dovranno avere inizio ad inizio di settembre. Altro tassello importante è costituito dalla rimozione delle ecoballe stoccate in area limitrofa all’impianto, in attuazione di quanto già previsto dalla Regione agli inizi del 2016.foto 2

 

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