“Basta fuochi d’artificio”, è una vera e propria protesta popolare quella che ormai corre sul web. Dal social network Facebook arriva la richiesta di intervento avanzata da diversi cittadini di Cava de’ Tirreni. Piazza di discussione il gruppo "Sei di Cava se…”. E scatta anche una segnalazione alla Procura. In una missiva, indirizzata anche al sindaco della città, Vincenzo Servalli, l’avvocato Alfonso Senatore, coordinatore provinciale di Meridione Nazionale, mette in evidenzia altri casi, gli ennesimi, di accensione di fuochi, con fumi molesti ed asfissianti – dice. Intorno alla mezzanotte di ieri l’ennesimo reclamo: “Sento degli spari, un boato”, scrive un cittadino. A lui fanno eco altri cavesi. Ma in più occasioni, lamentele sono giunte anche da altre città del salernitano, tra queste la vicina Nocera Inferiore. Una laurea, un compleanno, una comunione o un battesimo termina, qualunque sia l’orario con l’esplosione di petardi e mortaretti colorati. Il tutto togliendo il sonno, già disturbato dalla calura, di migliaia di persone e vanno a spaventare bambini e animali. Ed in molti si chiedono se effettivamente chi spara tali fuochi, nel caso siano di categorie che lo prevedano, abbia effettivamente le dovute autorizzazioni.

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